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lunedì, luglio 11, 2011

Piante da compagnia


The main theme to 一个都不能少 (Not One Less) By San Biao

Se non l'hai mai visto non puoi crederci. Pioggia nera sulle mani, tra i capelli, sulle foglie, ovunque in strada. Una pioggia asciutta che si sgrana tra le dita. In un attimo era tutto sommerso, non c'era un angolo di cielo che non fosse ambrato e polveroso. Ovunque.
Poi... la vedi.
Mentre tutti corrono a ripararsi e le finestre si chiudono veloci, Lei arriva. Con il suo passo lento e dolce, trascina il suo carrellino e ti sorride. Lei, sorride, allegra. E allora ti chiedi perché non abbia messo un fazzoletto sulla testa o non abbia portato con sé il suo ombrello, e ti sembra incredibile vederla sorridere sotto la pioggia nera.
Finché, guardando meglio, capisci che Lei l'aspettava da mesi. Trascinando la sua pianta di fagiolo Lei sorride, perché è quello il giorno giusto, il giorno in cui felice porta in giro il suo Fagiolo, sotto la cenere.


mercoledì, giugno 29, 2011

Banana split

Chi è il tuo migliore amico? ho chiesto. Non ho un migliore amico, mi ha risposto. Davvero? Che strano, avrei detto che era Fabio, ho suggerito. No, ma non ne ho mai avuti, ha aggiunto riflettendo. Ma non c'è nessuno che sia qualcosa di simile? Al lavoro, tra i nostri vecchi amici o all'allenamento? insistendo. Tu. Io? Sì, tu, Paola, anche. Ti ricordi Paola? Sì, certo.
Ma un amico amico intendo, ho aggiunto un po' incalzando. Ti ho già risposto, tu. E Paola. Le sue risposte sono puntualmente esatte, in effetti. Ho fatto un verso indefinito, un mormorio in ponderazione.
Sì, non ne ho altri. Noi ci conosciamo da una vita e anche se non ci vediamo per un sacco di tempo, quando ci rincontriamo è come sempre. Tu mi racconti dei tuoi casini degli ultimi sei mesi e io a te dei miei. Io di te mi fido, so che mi ascolti e a te racconto quello che non racconto a nessun'altro. A te e a Paola. Anche con lei è così.
Già, ho detto sorridendo.
E poi tu di me ti fidi. So quanto vali e so che sei sincera. Se hai da criticarmi tu mi critichi e se hai fatto qualcosa di cui non sei orgogliosa me lo dici e io ti dico sempre cosa penso, ha concluso soddisfatto.
Sì è così, ho aggiunto saltellandogli accanto.

E riprendendo il discorso lì dove l'avevamo lasciato al è sempre meglio aver scelto, abbiamo continuato a passeggiare tornando verso casa come se nulla fosse, mentre io, dentro, mi sentivo sollevata e un po' orgogliosa di me stessa, dopo tanto tempo.



sabato, aprile 09, 2011

Da un legnetto intagliato a un taschino fiorito.


Non è una bambina di due anni, è un koala in camicetta.


 
[Emma, in arte Pucci  - Parco delle Basiliche, Milano 2011]

...e del resto, il caso la sa lunga, non potevano darle un soprannome più adatto.

giovedì, novembre 11, 2010

l'ho incontrata, finalmente.

Io l'ho vista, le ho corso dietro per un po', ma come fai a stare dietro a una così...
è già così difficile vederla, figurarsi starle dietro. Era mal vestita, non l'avrei detto, aveva capelli biondi spettinati e stinti e una tuta un po' sgualcita. E' corpulenta, avrei giurato fosse esile e bassina, invece è alta e bella grassoccia. Non ha detto una parola eccetto un borbottio spazientita al rosso del semaforo. E' dell'est. No, non te l'aspetti d'incontrarla e di sentirla borbottare qualche improperio in ucraino o rumeno, te la sei immaginata per una vita intera, piccolina, magra e con un perfetto aplomb inglese...
invece era lì, magnifica nel suo incedere deciso e fiero, ferma anche lei ad un semaforo, tanto alta che, ovviamente, le puoi stare dietro e tu sparisci...
e ha quell'odore, quell'odore che distingueresti fra milioni di profumi... quell'odore che è l'odore della gomma per le penne.

E io l'ho vista finalmente, le ho corso dietro per un po' per essere sicura di non averla ancora solo immaginata.
Era lì, anche lei ferma ad un semaforo, che strano, e aspettava. Mi sono chiesta perché mai stesse aspettando, proprio lei, ma poi ha ripreso a camminare ancora e ancora e di nuovo a cancellare ogni suo passo e tutto ciò che le era dietro.
Girando l'angolo ha cancellato anche il suo odore e tutto intorno. fino ad un millimetro da me, che avevo ancora molto da dire.

martedì, aprile 13, 2010

Un fiore viola e blu.


[ Fiori di gomma, Verona 2010]


 
Di fatto, lui, in cambio voleva una monetina, ma io non avevo spiccioli. Allora mi ha regalato un fiore, e io ho ricambiato con un sorriso, che però mi è parso troppo poco.

sabato, dicembre 19, 2009

La signore che ti hanno vista l'ultima volta da bambina.

Quando poi, dopo aver fatto i complimenti alla mamma, che ha una figlia molto bella, e dopo aver chiacchierato un po', sorridendo, ti dice che sei anche molto intelligente e che "cavoli!" sembri molto più giovane... tu, un tu qualunque, è ovvio che ti senti lusingata e arrossendo ringrazi.
Quasi, subito, vorresti pure ricambiare, dicendo che anche tu la trovi benissimo, che non è affatto cambiata perché l'hai riconosciuta senza problemi (ovviamente pur non avendo la minima idea di chi sia)... vorresti chiederle come sta, come sta suo figlio, che a quanto pare conosci, cosa ha fatto in questi anni... (così magari riesci anche finalmente a ricordare chi sia questa benedetta donna!)...
ma come fare a fermarla mentre ti chiede con gli occhi luccicanti e quasi commossa, cosa fai tu adesso nella vita, che progetti hai, dove vivi, come ti trovi...
non puoi mica interromperla!
... e quindi mentre cerchi di rispondere con gentilezza, raccontando le solite cose, con le solite frasi... con sguardo da ebete continui ad annuire ai suoi complimenti inusitati e gentili...
...finché...

...se sei davvero sfortunata...
arriva anche la fatidica domanda...

"ma di che segno sei?"
... ti risvegli dalla trance.
"pesci"
"oh!!- cambio d'espressione - "pesci!"
La mamma tenta un salvataggio in extremis dichiarando che noi non crediamo in queste cose.
L'amica ribatte lanciatissima "Ma io sì! Che ascendente?"
"cancro"
"Mamma mia! Acqua con acqua!"
E tu, ripiombata alla realtà, prontamente, gli occhi sgranati, quasi appassionata all'argomento, ribatti chiedendo "è grave???"
...e lei, ridandosi immediatamente un contegno... fa la cosa più vecchia del mondo, sorridendo sorniona "..." - tace!
Ormai coinvolta, pur non credendo nell'astrologia,  la guardi come se adesso, dopo averti dedicato tante attenzioni, debba senz'ombra di dubbio rivelarti la più grande verità della tua vita...
...lei, seria e divertita, incauta proclama "sei un tipino proprio niente male!"
E tu... che all'improvviso lasci crollare ogni barriera di cinismo e razionalità... mentre senti montare una curiosità morbosa e famelica... cerchi di resistere alla voglia di prendere la gentile signora per scuoterla e dirle "ORA COSA DIAVOLO SIGNIFICA CHE SONO UN TIPINO NIENTE MALE???!"

...possibilmente, riuscendoci.
a trattenerti.


Poi, durante la notte, quando finalmente sei a casa, a letto, col tuo pc... improvvisamente ricordi cosa è successo... e seppur fermamente convinta che tu, a questa storia dei segni, non credi nemmeno un pochino... di nuovo irrequieta, ti lanci nella folle ricerca della risposta all'annosa questione...
che sortisce i seguenti, illuminanti, verosimili, risultati inattesi...

Pesci Ascendente Cancro:

"La sensibilità dell’ascendente va a sommarsi a quella del segno, dando vita però ad una sorta di strana combinazione, ci troviamo di fronte a persone estremamente spiritose, gioviali, in grado di intrattenere intere tavolate, ma contemporaneamente combattute e profondamente instabili.
È il pregio di avere una sensibilità così spiccata forse, fatto sta che questa combinazione è preziosa per il mondo dell’arte e della scrittura, l’immaginazione e la capacità di inventiva non è mai stata così fertile come con questa unione."

...figo! dice che sono creativa!... pensi, mentre rifletti anche sul fatto che a te, 'sta storia dell'ipersensibile, ti irrita un po'... perché non è che st' ipersensibilità la sai gestire poi così bene, che a volte ti fa pure star male ...
quando poi, continuando a cercare, inizi a trovare delle robe inquietanti...

Forum al Femminile - Topic: Pesci ascendente Cancro, che caratteristiche ha?
"[...] devo dire ke siamo molto simili.. xo' la cosa ke + mi caratterizza e ke odio di me è l'eccessiva sensibilita'.. nn so se anke a te .."
"Concordo sull'estrema sensibilità che sento addirittura sulla pelle, come se tutto il mio essere fosse più facilmente sfiorabile e direi anche impressionabile da tutto il resto. Certo questa sensibilità ci fa molto soffrire ma pochi sentono il mondo come noi, io infatti prima di tutto sento le cose, le percepisco. E poi il nostro intuito non si batte."

... ma davvero? ... lo scetticismo più radicato fa capolino e cerchi fonti più illustri...

"Il comportamento è protettivo, sognatore, emotivo, timido, intuitivo fantasioso e vulnerabile. Di umore mutevole, la sensibilità è acuta, l'immaginazione feconda, attaccamento al passato. Il mondo interiore è ricco di ricordi e di rimpianti, tendenza a rinchiudersi in se stesso e facilmente impressionabile, ricerca sempre sicurezza e comprensione. Ama la casa pur non essendo un sedentario, ne desidera una propria, è un collezionista e non butta via niente, ama i cambiamenti ed è attirato dai viaggi e dal mare. Materno e casalingo, un po' impreciso ma tenace e diplomatico. Portato al ricordo, cerca sempre nel prossimo sicurezza e comprensione, alla minima offesa si ritira nel suo guscio a meditare rivalse o a sognare evasioni. Non ama che qualcuno conosca i suoi affari intimi, ma è tuttavia molto interessato al benessere altrui, di solito ha tanti amici ed è molto popolare. E' influenzabile, e ogni squilibrio nell’ambiente circostante può far scattare reazioni d’angoscia, o innescare tendenze di tipo nevrotico. Romantico, avventuroso, riservato, amichevole e spesso irritabile. Statura piccola, lineamenti dolci, costituzione delicata."

Oh porca vacca, la vecchia megera aveva ragione!
...e mentre ci pensi, ne scrivi un post sul tuo gusciosissimo blog.

sabato, luglio 04, 2009

Serendipità

Perché si dice che nulla accada per caso.
Ma se invece davvero è tutto un caso,
allora il caso ha davvero una passione viscerale
per i puzzle
per i pezzi che si incastrano
per gli sciroppi che si mescolano.

Perché nel caos delle cose,
delle circostanze che si verificano
e quelle che non si verificano,
degli anni che si accavallano
e del tempo che respira e
non s'affanna
di tanto in tanto qualcosa
si poggia sulla terra...

e se proprio in quell'istante,
inizia a piovere,
pioggia e seme
s'appartengono.



Così è stato un puro caso che stasera mi abbiano suggerito di ascoltare Strade Parallele,
un'aria di Giuni Russo e Franco Battiato, di cui riporto il testo e faccio traduzione.

Duminica jurnata di sciroccu
Fora nan si stari
Pi ffari un pocu ‘i friscu
Mettu ‘a finestra a vanedduzza
E mi vaju a ripusari

Ah! Ah! ‘A stissa aria ca so putenza strogghi ‘u mo pinzeri
Ah! Ah! ‘U cori vola s’all’umbra pigghi forma e ti prisenti
nan pozzu ripusari.

U suli ora trasi dintr’o mari
e fannu l’amuri
‘un c’è cosa cchiù granni
tu si la vera surgenti
chi sazia i sentimenti

Ah! Ah! ‘A stissa aria ca so calura crisci e mi turmenta
Ah! Ah! ‘U cori vola sintennu sbrizzi d’acqua di funtana
ndo mo’ jardineddu mi piaci stari sula.

Ah! Ah! ‘A stissa aria ca so calura crisci e mi tormenta
Ah! Ah! ‘U cori vola sintennu sbrizzi d’acqua di funtana
ndo mo jardineddu mi piaci stari sulu
mi piaci stari sula


Domenica giornata di scirocco
fuori non si può stare,
per fare un po’ di fresco
socchiudo la finestra
e mi vado a riposare.

Ah! Ah! La stessa aria con la sua potenza scioglie i miei pensieri
Ah!Ah! Il cuore vola se all’ombra prendi forma e ti presenti
non posso riposare.

Il sole ora entra dentro il mare
e fanno l’amore
non c’è cosa più grande
tu sei la vera sorgente
che sazia i sentimenti.

Ah!Ah! La stessa aria col suo calore cresce e mi tormenta
Ah!Ah! Il cuore vola sentendo schizzi d’acqua di fontana
nel mio giardinetto mi piace stare sola.

Ah!Ah! La stessa aria col suo calore cresce e mi tormenta
Ah!Ah! Il cuore vola sentendo schizzi d’acqua di fontana
nel mio giardinetto mi piace stare solo,

mi piace stare sola.


Mentre forse, invece, non è un caso, che subito la mia mente sia volata a Stranizza d'Amuri, sempre di Battiato

'Ndo vadduni da Scammacca
i carritteri ogni tantu
lassaunu i loru bisogni
e i muscuni ciabbulaunu supra
jeumu a caccia di lucettuli ...
a litturina da Ciccum-Etnea
i saggi ginnici 'u Nabuccu
a scola sta finennu.

Man manu ca passunu i jonna
sta frevi mi trasi 'nda ll'ossa
ccu tuttu ca fora c'è a guerra
mi sentu stranizza d'amuri ... l'amuri
e quannu t'ancontru 'nda strata
mi veni 'na scossa 'ndo cori
ccu tuttu ca fora si mori
na mori stranizza d'amuri ... l'amuri.



Nel vallone di Scammacca
i carrettieri ogni tanto
lasciavano i loro bisogni
e i mosconi ci volavano sopra
andavamo a caccia di lucertole
il vagone della Circumetnea
i saggi ginnici, il Nabucco
la scuola sta finendo.

Man mano che passano i giorni
questa febbre mi entra nelle ossa
Anche se fuori c’è la guerra
mi sento una stranezza d’amore … l’amore
e quando ti incontro per strada
mi viene una scossa nel cuore
e anche se fuori si muore
non muore questa stranezza d’amore … l’amore.


Entrambe, incredibilmente belle.

mercoledì, giugno 17, 2009

Incontri stell(l)ari

Perché a volte incontri qualcuno per strada, o per caso capita di scattare una foto ad un estraneo e poi te lo ritrovi lì e ti chiedi "ma chi era questo?", o mentre ti assopisci in treno qualcuno rimane seduto a guardarti mentre dormi e ti sveglia sottovoce arrivati poi in stazione....
Perché ne incontri a migliaia di persone nella vita, ti scivolano piano accanto, ci sbatti contro, ne stringi la mano, le aiuti a tener ferma una porta, le lasci attraversare, vi siedi di fronte, scambi due parole o taci con imbarazzo in ascensore...
Perché c'è qualcosa di invisibile che scivola strisciando e come un laccio per un secondo ti lega e poi ti scioglie...

...ma
accade alcune volte,
che in silenzio, quel laccio non si scioglie.
Diventa verde e morbido e mette su una radice... inizia ad avvitarsi su se stesso aspettando che tu tenda la mano, per aggrapparsi con dolcezza.
E' un puro caso e una magia, una coincidenza affascinante.

Non strattonarlo, se guardi bene ti accorgi che i germogli sono due,
e non si stringe solo a te...
come due sono le foglie, ali d'angelo forse avrebbe qualcuno da ridire.
E non starlo troppo a guardare, potrebbe ubriacarsi d'acqua e d'attenzioni.

Aspetta piuttosto con pazienza
e vedrai, che anche senza troppa cura, saprà reggersi da
per poi sbocciare all'improvviso

e farti ritrovare
sorpreso e imbarazzato,
a guardare i suoi piccoli fiori.

domenica, maggio 17, 2009

With me...


Vi presento Macalù!
Il mio nuovo cucciolo di lumaca!

E' arrivato dentro una gigantesca insalata e per i primi due giorni ha dormito sotto un tappo. Oggi, dopo un po' di moderna pioggia da rubinetto, si è convinto a venir fuori.

.

martedì, aprile 21, 2009

Chi ti capisce è bravo

Ero sotto la doccia quando ho avuto la folgorazione.

...che poi mi si chiede perché passo le ore sotto la doccia con l'acqua bollente,
ma è ovvio,
uno, perché non pago l'acqua (!), gli ecologisti si facciano da parte,
due, perché rifletto! Rifletto! Ecco perché!

La riflessione, e poi la folgorazione che ha reso lo shampoo molto più rapido del solito vista la fretta di scriverne, nasceva dall'evidente dato di fatto che sempre più spesso mi si dice e si usa dire "chi ti capisce è bravo".
Ordunque, riflettevo sul fatto che date le innumerevoli forme di saluto e presentazione tra due sconosciuti, stretta di mano, due baci sulla guancia al sud, al nord talvolta tre, baciamano i più galanti, chinata di capo con leggero accenno, presentazione del biglietto da visita con annessa stretta di mano etc.. etc... , si dovrebbe innaugurarne un'ennesima.
Quando si conosce qualcuno si dovrebbe in prima battuta, o al massimo poco prima o poco dopo avergli stretto la mano, sottoporgli un elenco di 6 libri* che dicano qualcosa di te.
Rivoluzionare il primo approccio! Ecco! Una roba del tipo:


"Piacere,
I monologhi della vagina,
L'uccello che girava le viti del mondo, [ecc...]"
e così via fino a sei. Non necessariamente sempre gli stessi.


Magari per gentilezza attendere la risposta:


"Piacere mio,
Se una notte d'inverno un viaggiatore,
Preghiera per un amico,
Oceano Mare,
L'uomo che guardava passare i treni, [ecc...]
Perché?"

E visto che domandare è lecito, ma rispondere è cortesia:


"Sono una donna è il mio essere donna qui ed ora,
E' il primo libro che abbia avuto un senso per me,
Lo adoro, senza che sappia il perché, [...]
Perché?"


...e sarebbe davvero perfetto, perdere un attimo ad ascoltare qualcuno che subito sa dirti qualcosa di . Sarebbe perfetto se subito ne conoscessi qualcuno, di quei libri, o ne abbia sentito parlare. Sarebbe stupendo sottrarsi per un secondo alla frenesia della vita e in un momento così importante com'è incontrare qualcuno lasciando che valichi anche solo un istante le tue barriere, dare un indizio, capire e lasciarsi capire, senza fretta, senza aspettative, con eguale circospezione e formalità tuttavia, come una normale stretta di mano.


Magari scriverlo dietro un biglietto da visita,


Tal dei Tali
Avvocato
Via della concordia, 1
20100 Milano (MI)
Mob. +39 300 000000
Fax 111 111 1111


e dietro,

Delitto e Castigo,
Il processo,
Diario di un killer sentimentale,
L'arte della guerra,
Sostiene Pereira,
Il fu mattia pascal.


... non si sa mai, del resto, si sta per perdere un treno o un martello pneumatico sta smantellando la strada lì intorno e non si ha tempo per scambiare due parole.


* Sei, è un numero scelto deliberatamente, potrebbero essere di più o di meno e libri, perché nel mio caso sarebbero più esplicativi e credo lo siano a prescindere in generale, vista la consistenza delle parole e la lunghezza in genere dei contenuti, ma volendo potrebbero essere sostituiti da un film, una musica o un quadro, una scultura...


[ah, e se c'è qualcuno in ascolto, vorrei sentire i sei titoli...
i miei sono tra le righe.]

giovedì, dicembre 18, 2008

su Facebook (per non dire che non mi tengo aggiornata)

Come se la gente non riuscisse più a non essere in contatto.

Bastano solo 5 conoscenti per collegarti a chiunque altro, il che può voler dire che puoi fare a meno di chat social network telefonini e sms oppure che è assolutamente fondamentale quintuplicare ad oltranza la propria rete di contatti pur di arrivare a raggiungere anche il più sconosciuto conoscente che ti ritrovi. Oltre i propri confini.

Dicono che il mondo dei cibernauti si può dividere in blogger e frequentatori di social network. Dicono anche che tra le due fazioni non corra buon sangue. Sembra infatti che nel gruppo meno nutrito di blogger si diffonda con sempre maggior velocità, un'avversione a sfondo intellettuale per i facebooker o mySpacer di turno.

Devo riconoscere, malgrado la mia diffidenza per le catalogazioni in generici ed eterogenei gruppi, la mia adesione alla fazione degli pseudo intellettual blogger. Non posso certo non ammettere che talvolta mi sorge il dubbio che non partecipando, io mi stia perdendo una fase epocale di questa new generation informatica... ma... come dire... chissenefrega.

Ciò che però mi sorprende (l'uovo di colombo) è l'adesione indiscussa e sfrenata di utenti esperti e meno esperti. Più esattamente mi stupisce la riappropriazione della propria identità come se, in un mondo virtuale così fitto e mascherato non si riesca a trovare qualcuno se non per nome e cognome. Qualche anno fa, ormai quasi una decina, il mondo della rete era frequentato solo da prudenti navigatori che consapevoli in parte delle potenzialità del mezzo si trastullavano fra identità segrete o nomignoli promettenti, vagando per la rete alla ricerca di sconosciuti nuovi contatti con cui scambiare idee o semplicemente qualche parola in italaustrindicinglese.

Oggi invece tutti sono pronti a giurarti che nella loro lista contatti ci sono solo amici veri, dove veri sta per in carne ed ossa e non per "i migliori", e soprattutto ci si riappropria del proprio nome e cognome, della propria identità, della propria immagine.

Farsi riconoscere. Farsi trovare. Farsi cercare. Riconoscere, trovare, cercare con ostentata consapevolezza di sè e di chi sono i veri amici.

L'affanno di trovare qualcuno che conosci è come dire che non sai cosa cercare di meglio nella vita. In senso lato, si intende. E nella vita ci sono una marea di cose più utili da cercare...



Ecco dunque il mio elenco di cose al momento più utili da cercare:



post-it
...perchè andrebbero attaccati ovunque. ovunque.

idee creative

tappi per le orecchie

il posto più bello della terra

brillanti caduti dal mio anello
...e dispersi chissà dove.

tempo

farina per tempura

due scatole per due cinture

frattura al mio dito medio

chewin gum in tubetto

di imparare gli origami

calma

longuette

scarpe nere tacco 12
...vuoi mettere se per caso mi alzo all'improvviso e mi arrabbio?

di rallentare



ssssssssst.

venerdì, ottobre 24, 2008

Per strada
gli uomini con il papillon
con i baffi ed il viso paffuto
camminando tutti e sempre
col passo dinoccolato
sembrano
a ben vedere
dei pacchi regalo
dedicati a te che passi
e osservandoli, sul tuo viso
puoi scartare
un sorriso.