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lunedì, agosto 04, 2014

Circolazione

Mi piace questo pastone di realtà che sono i treni. Mi piace questo odore che sa di manovelle e olio di freni. Mi piace che il peso delle valigie fa più pesante tutto, anche i passeggeri seduti. Mi piace il chiacchiericcio, questo parlare di cose vacue mescolate da aria condizionata e sudore.
Mi piace che quando il treno viaggia, viaggiano più lunghi anche i pensieri ma il paesaggio s'accorcia. Mi piace che a Napoli c'è un rumore diverso, una confusione spaesante, che la gente sembra più sfacciata ed egoista, invece poi è uguale in tutto il mondo.
Mi piacciono gli annunci dei treni, che sono voci fuori campo del mio personalissimo film in bianco e nero. Mi piacciono le locomotive sporche, i ferrovieri che arrivano in cabina come Colombo sulle caravelle.
 Mi piacciono le telefonate interrotte dalle gallerie, mi piacciono gli accenti che stonano e ti stancano in fretta. Mi piacciono i treni perché raccolgono, avvicinano, collegano, mi piacciono perché sono le arterie, i collettori del paese.
Mi piace questo tipo seduto davanti a me che sta inventando di sana pianta una vita piena di avventure e viaggi incredibili. Mi piace il treno perché quando viaggi puoi credere a tutto, tanto poi scendi e lui riparte portando con se le sue storie e i suoi segreti.