"A mille ce n'è nel mio cuore di fiabe da narrar, da narrar
Venite con me nel mio mondo fatato per sognar, per sognar
Non serve l'ombrello, il cappottino rosso, la cartella bella, per venir con me
basta un po' di fantasia e di bontà, e di bontà..."
Che poi da grande ti insegnano che le favole hanno il propedeutico terapeutico pedagogico scopo di aiutare il bambino ad assimilare, in maniera mediata, la realtà complessa, interiore e reale, che si trova a vivere. Che senza le favole un bambino non sarebbe in grado di gestire la propria psiche. Che senza l'identificazione nella fiaba il bambino non può autorappresentarsi per sciogliere i propri dubbi relazionali verso le figure familiari e sociali con cui si confronta.
Intanto però tu, bambino, ti sei sparato ventiquattr'ore su ventiquattro di cartoni animati o il cantastorie in cuffia, imparando a memoria la fiaba del lupo e i sette capretti, tremando solidale con il capretto nascosto dentro l'orologio a pendolo... e chiedendoti in che modo il furbo lupo non sia crepato per l'invasiva operazione chirurgica e crepi, invece, per il peso delle pietre sporgendosi e annegando nella fontana...
Ma poi il punto, non è nemmeno esattamente questo...
è che oggi, tornando dalla spesa, da una finestra si sentiva la musichetta d'introduzione delle fiabe sonore e lì ho avuto un sincero, commovente, moto di nostalgia... poi però mi sono ricordata che da bambina la mia eroina preferita era Lovely Sara...
«Perché Lavinia sei tanto cattiva con lei?»
«Se vuoi saperlo, Margherita, perché nonostante quello che ha passato e passa ogni giorno*, è serena e io al suo posto sarei disperata, capisci? È ancora lei la più forte, è ancora lei!»
*il "tutto quello che ha passato e passa ogni giorno" è una splendida perifrasi che sta per una storia che farebbe invidia agli autori di Beautiful, triste e finanche troppo crudele per un pubblico di giovani spugnette dagli occhi sgranati e attenti
e mi sono chiesta...
ma non è che uno poi, tra lupi stupidi e cattivi, rospi da baciare, principesse da salvare superando rovi e draghi, matrigne e nani, confuso e un po' persuaso, si immedesima così tanto, che passa tutta la vita a metterci i mezzi per avere un'esistenza altrettanto travagliata?
...stupido lupo.
