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C'è una libertà nella solitudine che è il non rispondere a nessuno di se stessi.
Che è un po' una vigliaccheria.

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E forse l'unico posto in cui mi accorgo di essere cresciuta è nel riflesso sui finestrini del treno.

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Mi tengo saldo lo stomaco, che devo averci un altro cuore lì dentro. Altrimenti non si spiega.

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Dovrei essere più saggia e invece mi sento solo più stanca.

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Non lo so più di quante cose è fatta questa mia stanchezza.
Dei pensieri da cui cerco di fuggire, in gran parte.

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non ne sono sicura ma credo che mi sentirei molto più forte se la vita mi dimostrasse che la felicità ha a che fare con qualcosa di molto diverso da quello che immagino.

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io a volte mi accorgo che tutta la realtà, dentro, non mi ci sta.
e mi viene tipo una nausea, che è fastidiosissima.
o forse sono io, che mi faccio più piccola per non fare entrare le brutture.

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la tranquillità, è un segreto,

è fatta di clementine e stufetta.

Come quando fuori piove. E tu ci vai sotto.

Io so inventare un sacco di silenzi.
Che se giochiamo a carte ho jolly infiniti.

Però poi ti faccio vincere.

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Mia nonna mi ha insegnato a schiacciare il riso caldo sui bordi del piatto. Così, per raffreddarle, ho smesso di soffiare sulle cose e ho iniziato a schiacciarle sui bordini. Un po' come si fa con l'infelicità. Che se la schiacci quella la smette, e si raffredda.

Nascondino

io forse volevo solo un posto dove nascondermi. che ti mette sempre un po' paura quando ti scoprono all'improvviso. però poi lo sai che é solo un gioco e allora vieni fuori e un po' sei pure felice.

Due minuti

Che forse più di tutto ho bisogno di sentirmi un po' in ordine. Quell'ordine che sa di pulito.

Regola dello spazzolino:
Prendersi cura di sé almeno per due ore al giorno. I due minuti per lavarsi i denti però non contano.

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Io, prima o poi, riuscirò a smettere di usarla, la parola paura.

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Ho trovato una lumaca, è minuscola e indifesa.
Io non lo so come ci si sente ad avere un guscio sulle spalle, ma ho pensato che forse, a volte, ci vuole qualcuno che protegga anche le tue più impenetrabili difese.

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Se dei propri anni si potessero fare mucchietti di monetine, io ne farei tre da dieci e le spenderei tutte all'ufo catcher.

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e non lo so più, ma credevo di aver capito che la domenica è fatta anche del rumore bianco dei piatti e delle sagome tonde sui divani. che era quella la sinestesia della felicità.

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La verità è che ho un gran bisogno di fare cose normali.
E di farne tante.


Normale è il profumo del pranzo della domenica. I fiori sul tavolo. Un picnic con i marshmallows. Un cane sporco nelle pozzanghere. Apparecchiare una tavola per tante persone. Correre in bicicletta con un vestitino leggero. Ascoltare le bottiglie che cadono nella campana del vetro. Restare a chiacchierare fino a notte fonda.

Che tra le cose normali la felicità si posa piano negli spazi, come la fuga tra le mattonelle.

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E non lo so se il polpo, che ha tre cuori, è tre volte più infelice.

Post-it: Ben' zodiazepine

E di oggi, io, dopo tanto riderci su, non potrò mai dimenticarmene.

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e delle parole che ho pensato e non ho detto, dei pensieri che ho fatto e ho ignorato, delle scelte che desideravo e non ho scelto, io, come delle cose che non uso, non me ne faccio nulla.