Avevate tutti un sacco di cose da dire e nessuna voglia di ascoltare.
venerdì, maggio 12, 2017
Avevate tutti un sacco di cose da dire e nessuna voglia di ascoltare.
mercoledì, dicembre 10, 2014
Alle parole, se ti ci appoggi col gomito, non fai mica le orecchiette.
e se accade che qualcuno, senza chiederti niente in cambio, ti prende per mano e ti fa viaggiare usando solo le parole tu, fatti furbo, fatti una valigia stracolma di leggerissimi e poi?.
non c'è da fidarsi di chi usa questi terribili neologismi.
lunedì, ottobre 20, 2014
Nel tuo atrio c'è una pessima eco
Di tutti i miei non sopporto il più sentito va a chi non soppesa mai il peso delle emozioni altrui al proprio dire. Che se il terzo principio della dinamica si applicasse alle discussioni, sarebbe come avere un peso appeso tra la propria lingua e il cuore altrui.
E se così fosse, ne sono certa, capiterebbe che tutt'a un tratto le parole più grevi comincerebbero a battere.
lunedì, ottobre 13, 2014
Non le disarmare mai, le parole.
Se le guardi mentre si annoiano, le parole arrossiscono. Così le vedi frettolose mettersi in fila come piume a solleticare il primo che passa o lasciarsi affettare dai coltelli sopra il tavolo. Sono timorate, le parole.
venerdì, giugno 20, 2014
Ho un sacco di so che uso a sproposito ed altri, più fragili, che non so usare quasi mai.
E avevo voglia di scrivere un sacco di cose che iniziavano coi devo, ma inevitabilmente si accartocciavano all'inizio di ogni frase. Così le ho sostituite con i miei più coraggiosi voglio e già suonavano un po' meglio.
Scrivendo poi però mi sono accorta che i voglio mettono sempre un piede imprudente sulla soglia tra il passato ed il futuro, e per dargli retta ti ritrovi a dover fare un passo più lungo della gamba così che quel devo torna ancora prepotente.
E allora mi son fermata, ho guardato avanti e anche un po' indietro e mi son detta che per diventare ciò che voglio, dovrò pur sempre fare i conti col futuro. E il futuro, per fortuna, resta sempre un passo avanti verso quello che desidero.