Mi sono rotta un sacco di volte. Di cose.
Ma quest'ultima è stata incredibile. Di quante non mi ero mai accorta. Mai.
Mi sono accorta che se proprio devo chiedere aiuto, allora non serve sempre sdebitarmi. Non mi ero mai accorta quando fastidio in effetti mi dia chiederlo, riceverne, aspettare aiuto.
Mi sono accorta che una cosa messa a posto da qualcuno è un gesto tenero, ma se la metto a posto io è meglio. Non mi ero mai accorta che sentirmi in difficoltà mi è odioso, dipendere ancora di più.
Mi sono accorta che il mio tempo è prezioso, e rubarne ad altri per dedicarsi a me mi sembra un furto inutile. Non mi ero accorta di quanta gente invece è abituata a chiedere aiuto, a pretenderne, ad aspettare.
Mi sono rotta e non riesco a rimettere a posto i pezzi. Le ossa.
Ma a me ci penso io. Lo so da sempre.
Sempre.
giovedì, aprile 11, 2019
A me ci penso io.
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8 commenti:
..è come se uno dovesse chiedere risposte ai commenti sui post, quando invece ci si può accontentare di leggerti.. ;)
Hai ragione, e dire che ricevere i tuoi commenti è sempre un piacere :)
Questo posto per me rimane sempre silenzioso e quieto, spesso dimentico che c'è qualcun altro :)
Adoro leggerti, amo come ti capisci e capisci gli altri. Ma ecco, se posso... quell'odio che sovente salta fouri, non so come dire ma dovresti ignorarlo. Un ultima cosa, chiedere o avere un aiuto non è debolezza. Un abbraccio
E se l'altro volesse donarti il suo tempo?
Sarebbe sempre un furto, il tuo?
e però alla lunga a pensarci da soli a noi stessi ci si rompe sul serio
@Anonimo grazie di questo commento :) immagino tu abbia ragione. Sono una persona fortunata, credo (!), perché mai mi sembra di sentire odio.
@PuroNanoVergine no, credo di no. Mi sa mi tocca imparare ad accogliere certi gesti :)
@Francesco sai cos'è il kintsugi? Credo funzioni un po' così.
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