lunedì, marzo 25, 2019

Sei inquieta

- C'era Satie che suonava, Tolkien tra le pagine, il vento nel tetto, il tè caldo, io sul letto, i biscotti. E le briciole, tra le lenzuola, la mia mano leccata, appiccicosa, di saliva del gatto, la bustina del tè, fredda e umida su un lato.
- E allora?
- E allora mi sono accorta che ho un'antipatia profonda per le imperfezioni.
- In che senso?
- Provo per le cose scomposte, inesatte, un fastidio inutile e insistente. Sciocchezze che scompigliano un ordine tutto mio, inesistente.
- Hai le tue manie, le hanno tutti.
- No, è così anche sul resto.
- Quale resto?
- Un ordine strano, che ammette eccezioni insospettabili, ma poi è totalmente intransigente verso altro.
- Altro?
- Un equilibrio di rumori, odori, persone, parole, temperature, passioni, colori. Cose che noto solo io.
- ...
- Non so, ho sempre sofferto questa nausea da sensazioni.
- Sarà il tuo personalissimo fastidio. Per ciò che non controlli. (Per fortuna).



1 commento:

Franco Battaglia ha detto...

"Tolkien tra le pagine" disordina abbastanza, in effetti... ;)