- Ci sono giorni che non finiscono se prima non trovo qualcosa che cerco di te.
giovedì, giugno 25, 2020
venerdì, maggio 15, 2020
Quando provi a fidarti di qualcuno.
SABATO, MAGGIO 14, 2011 (nove anni fa)
Se al buio sorridi, io non riuscirò a vederlo.
Se sussurri qualcosa mentre sei in un'altra valle,
l'eco non riuscirà a scavalcare il monte.
Se allunghi il passo, ma al bivio io ho già scelto.
Se mi affidi un tuo segreto, e io lo chiudo in me,
non saprai più dove lo tengo.
Se piove, ma sei un'altra città, come stanotte.
Posso sorridere quando ti immagino.
Posso aspettare te o raggiungerti per ascoltare ancora.
Puoi chiedermi dove sto andando, prima di partire.
Puoi tenerlo lì se vuoi, perché non c'è posto più protetto,
lontano da te.
Se piove, cadrà la pioggia sul mare, io lo so.
lunedì, maggio 04, 2020
Nessun fiore fiorisce quanto la peonia. Amélie Nothomb
C’è una poesia in me che s’avvolge alle mie sensazioni più intense e più sottili. È una magia, una malìa, incauta e potente che travolge i sensi, i miei anche.
giovedì, aprile 30, 2020
Via quieta, 55
"Tu sei sempre con me" mi ha scritto.
Sono passati 9 anni. Non è cambiato nulla, se non un altro addio.
18 Maggio 2011
È l'unica casa che non si è mai mossa in questa città.
È il loro Kansas.
Le porte a vetri, una sedia a dondolo, gli oleandri, l'odore di mandorla nell'angoliera, i quadri pieni di fiori, la musica classica, la lanterna dei treni, il cestino delle mollette, il cancello bianco di ferro per entrare in balcone... i loro Penati.
Eravamo lì tutti e sei e io ci guardavo.
"Le due Isabelle" ci han detto stasera.
Metà di me fa parte di ciò che loro sono, le strizzate d'occhio inattese, gli abbracci senza vergogna, gli sguardi che scrutano, la domanda impulsiva a cosa pensi?, quel modo squisito d'essere tremendamente golosi, le reazioni brusche, le rughe d'espressione e i sorrisi. Mi sono talmente lontani però, né gli appartengo, che costantemente devo rammentare a me stessa che è quello il posto dove lui desidera che io mi senta in famiglia. Faccio vibrare così quel filo invisibile che inesorabilmente mi lega e che io non recido. Eppure in me loro non esistono.
Siamo io e lui e nessun'altro, la mia famiglia.
lunedì, aprile 27, 2020
C'è una vita ormai così lontana da me, distante, antica nel mio cuore e a cui non torno mai, che quando affiora è come una lama avvolta nella stoffa, disinnescata, quieta, eppure sempre affilata.
E lì, so di non dover far correre il pensiero se non sono disposta a faticose accettazioni.
Già che il coltello, e la sua protezione, sono sempre io.
lunedì, aprile 20, 2020
È che in fondo mi piace questa cosa dei capelli bianchi. Mi piace non truccarmi. Non truccarmi mi piace proprio un sacco. Mi piace questa trasandatezza che mi lascia tempo libero, mi porta molte meno volte allo specchio per controllare che il mascara non sbavi, mi fa lavare i capelli durante il giorno quando capita perché tanto basta il phon. Mi piace questo trascorrere degli anni su di me, che a togliere il rossetto e le camicette, i tacchi, sembro più io. Mi piace che non ho il pensiero di uno sguardo addosso e la fantasticheria che il vero amore ti vedrà bellissima, anche se non lo sei, per sempre.
venerdì, aprile 03, 2020
"Forse la vita voleva tu ti fermassi"
L'allontanarsi lento di un affanno, ricorderò sempre di questi anni silenziosi e quieti.
La fatica diluita per far tacere, finalmente, il vortice che mi turbinava dentro. I passi lenti, per davvero, che seguivano l'uno all'altro. La certezza che, ad occuparmi di me, andrà tutto bene.
E così, ho girato stretta la curva che lascia indietro il passato. Ho riposto nei cassetti i pensieri che ho indossato mille volte, ho steso alle finestre le mie risposte più umide, ad asciugare, lavato via dagli incontri mai accaduti le mie attese più vivaci.
Ho guadagnato tempo. Una stanchezza diversa.
Un passo meno saldo. Una malinconia dolce.
E forse ho perso qualcosa. Ho perso gli incanti che mi volevano davanti ad una chiesa in abito da sposa, di nuovo sotto le stelle avvolta dalle pietre di un teatro greco, avvinta in viaggi ai confini della mia realtà più trasognata.
Se tornassi indietro sceglierei ancora un finale diverso ma ho imparato, una volta ancora, che prendersi cura di se stessi salva anche dai propri desideri più segreti.
martedì, marzo 17, 2020
Aspetto d'essere sfebbrata
Sono sempre stata epica con le sceneggiature, in vita mia.
Ho un'immaginazione fertile, che posso dire. Pure buona memoria, quando la fantasia è tutta mia.
Così, in questo tempo nuovo di pacca, mi sento come febbrile.
Più o meno trentanove e due, direi.
In quello stato delirante, insomma, in cui vorresti sprofondare dentro il letto ma in testa ti ballano confusi gli ippopotami di Fantasia.
L'ho ridistribuito, questo mio tempo, tra tutte le proiezioni surreali dei miei futuri più confusi.
Come se cercassi qualcosa e pure no. Avessi fretta, ma non corro. Sete ma non bevo. Fame, quella sì.
Rotolo, insomma, come aggrappata ai granelli dentro una clessidra mentre aspetto di vedere cosa accade, di me medesima, nei mille copioni che riscrivo di continuo.
Accadrà, noiosamente e di certo, che la sorte, le coincidenze o il caos, spariglieranno tutto. Questo lo so già.
Ma mi è intollerabile non vedere la strada.
Già che se non la vedi, netta e chiara avanti a te, forse l'ippopotamo sei tu.
E no, non ho la febbre, (mamma).
mercoledì, febbraio 12, 2020
Non ci pensare.
Sai che cosa penso,
Che non dovrei pensare,
Ho capito che
Per quanto io fugga
Torno sempre a te
Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te.
Fai rumore, Diodato
mercoledì, febbraio 05, 2020
I miei primi trentasette anni.
Non arrivano le rughe sul mio viso.
E allora spesso mi chiedo se sono le scelte importanti, che non ho fatto, o che non mi hanno affaticato, a lasciarmi un viso da bambina.
Eppure nel mio cuore a volte sento il peso d'un sacco d'anni, densisissimi, in cui io grande lo sono stata già.
venerdì, gennaio 10, 2020
Sui miei treni
Io, in giorni così, mi sento come quando sta per passare un treno veloce in stazione, che suona, e tutti si fermano, che ti allontani dalla linea gialla, e stringi gli occhi, le spalle, il cappotto, ti fai minuscolo per resistere al vento, e aspetti che passi. Perché tanto passa, velocissimo.
martedì, dicembre 03, 2019
Sarà che non mi sono mai piaciute le luci a intermittenza
Dev'esserci una lucina in me.
Una minuscola lucina, come quelle di Natale.
Lei sta lì ed io mi salvo.
Mi salvo sempre.
O almeno così è stato sinora.
Intorno c'è caos e lei s'illumina di più.
La gente urla e lei s'affievolisce per non farsi notare.
Cambiano gli odori, gli spazi, e lei rimane ferma.
Qualcosa mi schiaccia e lei balugina più forte.
Se qualcuno mi ferisce, mi fa luce tutt'intorno.
Coi miei entusiasmi più felici, s'agita e scodinzola tutta luccicosa.
Se qualcuno me li umilia, resta lì impettita e s'accende portentosa.
Se perdo di vista qualcosa, lei m'abbaglia senza sosta.
Se calpesto qualcuno e lo ferisco, lei s'allarma e io mi fermo.
Non credo si sia mai spenta.
E, col tempo, ho capito che per proteggermi da tutto,
persino da me, devo proteggere anche lei.
martedì, ottobre 22, 2019
Le cose che devo imparare
Quello che non mi lascia tranquilla, che mi tiene in tensione, quella tensione continuamente sottesa e sorda alle mie più razionali intenzioni, devo ancora imparare a spingerlo via.
domenica, ottobre 20, 2019
Post-it
C'è una libertà nella solitudine che è il non rispondere a nessuno di se stessi.
Che è un po' una vigliaccheria.
lunedì, ottobre 14, 2019
Post-it
E forse l'unico posto in cui mi accorgo di essere cresciuta è nel riflesso sui finestrini del treno.