venerdì, aprile 03, 2020

"Forse la vita voleva tu ti fermassi"

L'allontanarsi lento di un affanno, ricorderò sempre di questi anni silenziosi e quieti.
La fatica diluita per far tacere, finalmente, il vortice che mi turbinava dentro. I passi lenti, per davvero, che seguivano l'uno all'altro. La certezza che, ad occuparmi di me, andrà tutto bene.
E così, ho girato stretta la curva che lascia indietro il passato. Ho riposto nei cassetti i pensieri che ho indossato mille volte, ho steso alle finestre le mie risposte più umide, ad asciugare, lavato via dagli incontri mai accaduti le mie attese più vivaci.
Ho guadagnato tempo. Una stanchezza diversa.
Un passo meno saldo. Una malinconia dolce.
E forse ho perso qualcosa. Ho perso gli incanti che mi volevano davanti ad una chiesa in abito da sposa, di nuovo sotto le stelle avvolta dalle pietre di un teatro greco, avvinta in viaggi ai confini della mia realtà più trasognata.

Se tornassi indietro sceglierei ancora un finale diverso ma ho imparato, una volta ancora, che prendersi cura di se stessi salva anche dai propri desideri più segreti.




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