mercoledì, maggio 17, 2023

Dei miei più inconsolabili amori

 - Ho imparato, sto imparando, un nuovo modo di amare. Dici che non sia possibile?

Eppure accade.

Era turbolento il primo, fatto di passioni e umori incontrollabili e accecanti. Mi attraversava e travolgeva. Ero attraversante e travolgente. Un avvilupparsi denso di sensazioni, pensieri, eventi.

Era impossibile restarci dentro senza virare di continuo ai cambi vento, tornare in rotta e di nuovo rivirare.

- Dici che non sei mai andata a vento? Non ti credo.

Ricordo bene quando hai aspettato per anni quella chiesa, e le parole instancabili che capovolgevano il giorno e poi la notte. Dovresti ricordarti tutti i sogni appesi ad asciugare e le peonie fredde dentro i vasi.

- Aspetta. Erano camelie quelle che per ore hai sversato fuori dalla barca. 

Chissà quanti anni avessi, sette? Dieci? C'era la barca in secca sotto l'albero fiorito di camelie. E noi due lì a svuotarla all'infinito, un fiore in mare e uno dal cielo.

Se solo avessi fatto caso, che era l’inizio dei miei giochi più invincibili. 

Dicevamo. Qualcosa è cambiato.

- Non sei convinta? 

Mi pare adesso di saper conoscere anche ciò che non ha nulla di familiare. Non prevarica, né urla, non strattona in ogni modo, ed è paziente persino nei momenti più infelici. 

Mette radici, lentamente.

E piano piano mi consola.




1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche le balene spiaggiate hanno un ♥️