Ascolto,
sto zitta,
riascolto se serve,
parlo se è il caso,
faccio finta di non capire,
capisco.
Ci metto pazienza,
attenzione,
tutta la mia dolcezza,
ed il mio tempo.
Ogni giorno,
per giorni,
mesi,
da mesi,
e quasi anni.
Questo mio esserci,
che innamora,
rassicura,
dà fiducia,
questa mia sensibilità così strana,
che accoglie,
conforta,
spaventa.
Alla lunga mi schiaccia.
Già che forse non sono abbastanza brava ad assorbirle, così tante tristezze, storie, malinconie. Soprattutto quando mi accorgo che non so più affidare a nessuno le mie.
venerdì, febbraio 02, 2018
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2 commenti:
Si racconta a chi sa ascoltare.
Quant'è vero.
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