martedì, maggio 03, 2016

Esprimi un desiderio...

Io da piccola ho inventato mille modi per chiedere la felicità.

Una monetina nella acqua, una stella cadente, un soffione strapazzato, le candeline, ero una professionista del desiderio.
Me lo ricordo pure quell'istante in cui, spalle alla scogliera, ho capito che fino a quel momento avevo perso tempo a chiedere di minuscoli sogni quando invece dovevo chiedere al fato tutto
Avevo cinque anni e più di ogni cosa volevo essere felice.
Avevo misure piccole ed ero capace di una felicità piccola, semplice, un po' dinoccolata e scomposta.
Avevo addosso un odore di felicità rotondo, dolce, un po' pastoso. 
Nel tempo ha preso due, tre, quattro, cinque, sei dimensioni la mia felicità. Ora ha toni alti, note bassissime, colori accesi e sfumature appena trasparenti. 
Sono passati 28 anni da quel giorno lì vicino al mare, sono cambiata, sono cambiate tantissime cose eppure continuo ad inventare giochi e pretesti per desiderarla. Cresce con me la mia felicità, e più cresce più impara ad avverarsi senza aspettare qualcosa dal destino o da qualcuno.


Che poi a questa cosa qui mi ci han fatto pensare questo braccialetto e questi signori di We Positive, che hanno inventato degli accessori quasi da alchimisti, pieni di scritte misteriose e di piccole parole felici.

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