Stare protetti. Sono due parole che insieme suonano malissimo. Perché sanno di guerra, di trincea, di muri alti. Eppure, se te le senti improvvisamente addosso, cambiano dimensione, le lettere s'avvicinano, si fanno più strette, tiepide, s'avvolgono morbide. Iniziano ad avere il suono delicato delle cose solitarie, dei silenzi lunghi, del tenere i pensieri molto raccolti e riportarli in casa.
In casa riportare poi anche l'intuito, e i desideri, e gli slanci, già che emozioni così, quando si trovano a proteggersi, si spezzano a metà e diventano timorose.
martedì, agosto 06, 2019
Le cose timorose non sanno di me
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento