martedì, aprile 08, 2014

Le cose che so sono spesso quelle che ancora ho da imparare.

"Filano dritte senza cambi come i treni dei bambini che viaggiano su un unico binario. Hanno i colori distinti e forti degli arcobaleni a matita e le righe nette che sembrano puntate col compasso. Se ci guardi dentro, hanno la luce buona del mattino e gli uccellini che cantano al tramonto. Le buone occasioni le riconosci subito, si vedono per bene come gli incontri perfetti delle fiabe e non te lo dice mai nessuno che da un momento all'altro potrebbe arrivare la tua impeccabile e perfetta."

"No, no, no. Le buone occasioni ti arrivano alle spalle e non sai mai cosa aspettarti. Cambiano direzione all'improvviso e non si lasciano afferrare. Sono le sfumature, i disegni approssimati, le righe storte disegnate con le mani. Hanno il colore scuro della notte e i rumori strani del vento. Non riesci a riconoscerle nemmeno se decidi di vestirle con gli abiti perfetti delle fiabe e sì, non te lo dice mai nessuno che da un momento all'altro potrebbe arrivare la tua impeccabile e perfetta."

Alle buone occasioni puoi continuare a giocare o smettere di crederci come fanno a un certo punto i bambini con le fiabe.
Ma in fondo fa poca differenza. Le buone occasioni sono quelle in cui capisci qualcosa che prima non sapevi.
E io questo ancora lo devo imparare.



2 commenti:

Sheldon ha detto...

Le buone occasioni non arrivano mai. O sono giá arrivate, ops.
Ma se cosí non fosse, avresti ragione.

Franco Battaglia ha detto...

Le buone occasioni? Se le hai colte lo saprai a tempo debito.