Ho visto le mie incrociarsi nette in controluce con ombre più alte e dritte. Le ho viste nascondersi come un gioco all'alba e allungarsi al tramonto tenendomi ferma sulla strada.
Si sono attorcigliate ai rovi delle more da bambina e poi più fitte a quelli delle rose. Le ho guardate restar ferme oltre la pazienza del sole e della notte, oltre la mia. Le ho scritte e disegnate.
Le ho spiate e guardate con sospetto quando tenevano di nuovo il passo accanto al mio.
Mi piace quando restano immobili davanti a me.
Mi piace non poterle calpestare, le mie ombre.
martedì, febbraio 25, 2014
Parrebbe innocua, la parola ombra
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3 commenti:
Sono stato qualche minuto a riflettere, per trovare qualcosa con cui chiosare, ma in effetti quando scrivi così - e capita spesso, per fortuna - conviene restare per l'appunto nell'ombra.
Solo mi resta essere l’ombra tra le ombre,
essere cento volte più ombra delle ombre,
essere l’ombra che tornerà e ritornerà
nella tua vita splendida di luce.
Robert Desnos
E non ti senti un po' sola nelle giornate senza sole, quelle con un'unica, immensa ombra, a sovrastare annullando i dettagli?
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