di quelle domande che non sono tanto intelligenti, ma che ad un certo punto vengon fuori, e vai in fissa, anche se ti rendi conto che il punto non è tanto la risposta, quanto l'attimo in cui ti poni la domanda, che si ripresenta e sai che la risposta non importa.
che è più semplice scriverla, la domanda, per spiegarlo.
un domanda tipo: e se morissi adesso all'improvviso?
o anche, giusto per sdrammatizzare: mangerò mai le cavallette?
e non importa la risposta, alla domanda basta che tu te lo chieda, che tanto la risposta in quel preciso momento non riesci nemmeno a pensare quale potrebbe essere, una intelligente, s'intende.
venerdì, aprile 26, 2013
il gioco delle domande inutili
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2 commenti:
mangiando le cavallette un tizio è morto. Settimana scorsa. Bam, stecchito!
ma sei morta, poi? e le cavallette?
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