"Ad Ale,
la prima."
Aveva amato altre donne prima di me, eppure mi scrisse queste parole dedicandomi il suo primo libro.
Se l'amore più profondo, l'amore delle cose oscure, il più tormentato, a volte sordo e violento ha una forma... se l'amore sa rendersi riconoscibile per quanto per sua natura sfuggente e misterioso... lo fa solo dentro piccoli, isolati, apparentemente insignificanti, dettagli.
Ci impiegammo anni a riconoscerli.
Lui capì solo dopo molto tempo e troppo tardi.
Io me ne resi conto molti anni dopo avergli detto addio.
Perché lui era il mio più profondo e disarticolato equilibrio.
Perché io non avevo il minimo dubbio d'essere la prima donna che avesse mai amato, come lui desiderava amare una donna.
venerdì, settembre 16, 2011
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5 commenti:
wow! senza parole. Spettacolo.
mih!
è stata una bella storia, quelle robe da film, che a tratti pure t'annoi, tanto sono smielose, a tratti ti tiene con il fiato sospeso, un giorno ci scriverò un libro!
È stato un bel modo, seppur strano e travagliato, di imparare un po' cos'è... l'amore.
mih! (lo dico anch'io!)
13 righe... e lucine si sono riaccese istantaneamente, tutte assieme. Ci vorrà del tempo per spegnarle di nuovo, una ad una.
...eppure mik, cresce e cambia con noi anche il nostro modo d'amare... e io credo che non ci sia niente di più sbagliato del non assecondare un cambiamento naturale, per quanto doloroso.
...perché se adesso cercassi quell'amore lì, così puro e ingenuo e delicato, il mio non sarebbe amore ma il simulacro di un amore che ho amato. L'amore di cui sono capace adesso è più complesso e vivo, perché della me di adesso si alimenta.
(...con tutto che sai, quanto io ami le lucine e vederti illuminato).
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