Briglie d'oro per domare chi nacque alle fonti dell'Oceano dal sangue di Medusa.
Con ali piumate sollevò saette, dèi ed eroi al cielo.
Bellerofonte tra questi, figlio di Eurimede e Poseidone o del più umano Glauco.
Alti al cielo, sconfissero il mostro divino, la Chimera, sorella di Idra, Cerbero e Ortro.
Alle orrende vampe si sciolse il piombo della lancia che liquido le scivolò in gola, fino a soffocarla.
Uccisi i Solimi e le Amazzoni, l'orgoglio disarcionò Bellerofonte che tracotante tentava di raggiungere l'Olimpo.
Pegaso, ormai stanco, si sollevò un'ultima volta al cielo e in alto come mai, precipitò in stelle.
Così che non vi è creatura di cui non si conosca la nobile fine o la disfatta per eccesso di superbia.
lunedì, maggio 30, 2011
Pegaso e Bellerofonte
Pegasus and Equuleus, Gerard Mercator 1551
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
brava brava brava!
io così mi imbarazzo!!!! :))
Ciao, mi sai dire chi è l'autore o l'autrice di Pegaso e Bellerofonte? Volevo citare la poesia nella mia tesina sul mito, ma ho bisogno di questa informazione. Sei forse tu?
grazie Anna
Ciao Anna, sì ho scritto io questa poesia :)
Posta un commento