mercoledì, settembre 09, 2009

Perchè non c'ho pensato prima...

Chi non ha presente quelle ragazze che quel dito... quello con cui i bambini indicano il cielo, con cui le casalinghe grattano via le incrostazioni o i manager di nascosto in macchina ficcano nel naso... avvitano e svitano ossessivamente attorno ad una ciocca di capelli tutto il giorno, magari masticando un chewingum, o leggendo una di quelle riviste tipo "sane e belle" che qualunque mensilità compri, non si capisce come, trovi sempre consigli per il make-up e la cura dei capelli?

Chi non le ha presente, si faccia pure avanti...

Ecco, io quelle ragazze, vorrei riscattarle...
lo faccio anch'io, mentre leggo un libro...
...secondo me, quel gesto, gira e rigira serve per stringere le viti del cervello.

10 commenti:

7di9 ha detto...

Finger-mantra? :)

7

mik ha detto...

occhio al senso di rotazione :)

un cronista Altrove ha detto...

"Conosciamo bene quelle ragazze e ne apprezziamo dita e rotazioni"... dissero Capelli felici di essere così dolcemente manipolati... o forse sarebbe meglio dire ditopolati.

un caldo saluto da Altrove
un cronista

Anonimo ha detto...

e se invece stessero svitando?
e se improvvisamente la scatola cranica si aprisse mostrando il meccanismo interno?
e se fosse la combinazione tattile segreta della cassaforte tenente in ostaggio i pensieri fluttuanti?
io vedo poesia nei gesti istintivi.

Geronimo

Chica ha detto...

...da bambina (ma anche da grande fino a qualche anno fa) arrotolavo continuamente i capelli, complice la natura leggermente mossa dei miei capelli....ma li arrotolavo a tal punto di annodarli...da grande invece, li arrotolavo a tal punto da staccarli....attualmente, avendo ormai svitato tutto ciò che era possibile delle mie quattro rotelle cerebrali, mi limito a lisciare continuamente la punta della ciocca alla mia sinistra.....è un gesto "coccolatorio- rassicurante"..almeno a me fa quell'effetto, tanto che ormai lo faccio senza rendermente conto.......son grulla..:(

ale ha detto...

7 geniale! Avrei dovuto titolare così il post!

Mik... devo approfondire l'argomento...
ps. non ho dimenticato del nostro post su "ho bisogno di un caffè"... ci sto lavorando su ;)

Azz... Cronista, io avrei detto che Capelli non erano affatto felici di essere continuamente avviticchiati... soprattutto nella calura estiva... ;)

"Scatola cranica" mi fa pensare all'orrenda pubblicità dell'x-box (era l'xbox? Uhm...)...eccetto questo, effettivamente la tua interpretazione è molto più magnanima della mia... e non mi dispiace... forse, come dice mik, dipende dal senso di rotazione!
p.s. però devo ammettere che mi piace più pensare che sia negli occhi la chiave d'accesso ai pensieri fluttuanti :)

ale ha detto...

Chica ...menti sapendo di mentire :) ... sarà che hai avvitato talmente tanto che ora stanno ben salde!
Approposito di gesti "coccolatorio-rassicuranti" io invece tengo nel pugno un fazzoletto accartocciato, a volte senza accorgermi mi sveglio persino al mattino con una palletta di fazzoletto nel palmo della mano...
ognuno è matto a modo suo! ;)

Anonimo ha detto...

Chi ha occhio trova quel che cerca anche ad occhi chiusi...
Preferisco pensare agli occhi come una via di fuga dal nostro corpo, come probabilmente "gli occhi sono lo specchio dell'anima" tende a sottolineare.
La via di fuga dell'Io, non della mente.
Mente ed Io spesso si confondono e si intrecciano ossessivamente, pedantemente e soffocantemente.
E se arrotolassimo i capelli per porre un'ulteriore impedimento e barriera ai continui tentativi di evasione del nostro io caparbio e snervante?

Augh

ale ha detto...

Punto di vista interessante...
E se arrotolassimo i capelli per far vorticare lentamente via i pensieri più pesanti?
Gli occhi come fuga dell'io... uhm... devo rifletterci... ne ho una percezione quotidiana esattamente opposta... occhi che assorbono e non che lasciano vedere... ci penserò su.

Gemma ha detto...

Forse più semplicemente non sanno dove mettere le mani...