domenica, novembre 18, 2012

La questione dei loti, l'altalena e la neve.

Da bambina i loti erano sempre maturi al punto giusto, e per essere maturi, i loti sono molli e rossi.
Da bambina non amavo l'uva per via dei semi, non amavo i torsoli delle mele, non amavo nemmeno i semini dentro l'anguria, le ciliegie e i mandarini. Non amavo i loti perché non accadeva mai di riuscire a finirne uno senza sporcarsi le mani, eppure senza semi o riuscendo a non sporcarsi, i loti, l'uva, le mele, l'anguria, le ciliegie e i mandarini, erano i miei frutti preferiti.
Da bambina, un semino nella frutta poteva farmi venire il malumore.


Ho corso in volo sull'altalena ieri.  Durante il pranzo, ho posato la borsa e mi son seduta. Mentre pensavo e dondolavo lenta è arrivato lui. Ha posato lo zaino e cantando ha iniziato a spingersi sempre più in alto. Io sono rimasta zitta e molto lenta a lungo, finché  mi sono accorta della sua coda dell'occhio e della sfida. Sono scesa per un momento, ho posato chinandomi il cellulare e ho ricominciato a dondolare prima con calma e poi alla svelta.
È arrivato un bambino ieri sull'altalena, cantando ha iniziato a spingersi in alto, sempre più in alto, finché finalmente più alto di me, dalla sua piccola tasca, è volato per metri il suo cellulare.
Da bambina, anch'io perdevo in volo le cose, sull'altalena.

E la neve.

1 commento:

Jafnhar ha detto...

Vinavil sulle dita.