C'è della condensa tra i due vetri. Oltre il finestrino, i cavi elettrici della stazione, e più in fondo l'alba. L'acqua scivola lungo il vetro e s'accumula in una striscia netta sul fondo. Segue il dondolio del treno, cola da un lato quando sale e precipita dall'altro quando scende.
Così pensavo che quest'acqua è come gli errori. Scivolano accumulandosi quando non sei in equilibrio. E allora o resti fermo e non ti muovi o lasci che ti seguano imparando ad accettare che c'è una linea netta che con te s'inclina.
Perché del resto, una volta sciolta al fondo, nulla impedisce di guardare fuori o di stare ad osservarla al di qua, per capire, e in realtà anche d'acqua siamo fatti.
7 commenti:
se "strazione" non è un refuso ma una parola inventata, è bellissima.
questa immagine l'hai già vista?
ste sono le magie del t9! :D
Magnetico, se ho visto bene la foto è una gif animata con le goccioline, bella :) non l'avevo mai vista, più tardi la guardo meglio al pc!
Sì, me l'hai ricordata tu col tuo post (molto bello tra l'altro).
grazie! :)
Sai che di riflesso alle cose che leggo o che sento dire metto una canzone, in questo caso Acqua di Loredana Bertè, a parte che all'epoca era una topona mozzafiato ascolta anche le parole ;)
bella! non la conoscevo.
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