C'è un odore
come scie ancora umide di sale
sulle linee del mio corpo.
S'alimenta di me, m'appartiene
eppure non è soltanto mio.
C'è un odore
che è acqua di tempesta
come onde accavallate.
Confonde i sensi
e riscalda le paure.
C'è un odore
come vortici di schiuma
in conchiglie pure e bianche.
Mi avvolge ardente per i fianchi
m'appunta al mondo e di me s'accende.
C'è un odore
tiepido e ambrato
come acqua sugli scogli.
Avvampa e mi lambisce
mentre il tempo tenta di domarlo.
C'è un odore
svanisce come acqua al cielo
e ricade, pioggia nei pensieri.
Trema in me, con me,
e non so se custodirlo.
Un odore
che è di fuoco e mare.
lunedì, maggio 23, 2011
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2 commenti:
Davvero niente male.
Pare quasi il sudore delle notti d'estate, quello che seduce inesorabilmente, e ci culla verso quella sottile perdizione.
grazie :)
quella degli odori è una questione complicata. è difficile che un odore unito al mio mi piaccia, questo caso fa eccezione a quanto pare.
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