Sul perché gli abbracci...
sono confortanti, caldi, stretti, emozionanti, imbarazzanti, intimi, preziosi, delicati, rari, impetuosi, rubati, spontanei, impacciati...
Se hai pazienza e tempo, se sai tenerli a mente, mi diceva, puoi collezionarli. «Tu collezioni liste della spesa per esempio, c'è chi colleziona francobolli, amuleti, io con la stessa casualità e buona memoria, ne colleziono qualcuno di tanto in tanto». Avevamo poco tempo, ma avrei voluto ascoltare il catalogo intero, per chiedere un'infinità di dettagli su quelli più romantici o appassionati, su quelli distratti, ugualmente importanti. Perché un abbraccio ti appunta al mondo, scrissi tempo fa, e lui non sosteneva qualcosa di troppo differente. Nessuna teoria sui flussi di energie, sulla pace o sulle regole sociali, semplicemente disse che con un abbraccio ci si scambia d'identità. L'ascoltavo silenziosa, mentre improvvisamente mi rendevo conto di quante volte avevo scambiato la mia, d'identità, con quel senso di smarrimento e di calore, o l'imbarazzo e il disagio con qualcuno a cui non ti eri mai avvicinato prima. «Perché tra un corpo e l'altro cresce d'improvviso un timido germoglio, che veloce s'arrampica e s'avvolge. Non puoi sottrarti . Più sottile è la distanza più stretta è la spirale intorno a voi, invisibile. E sono le radici, misteriose e aggrovigliate, che assorbono l'identità per poi sbocciare tra le foglie». Di quella volta, mi raccontava, in cui, in soli pochi giorni, ne collezionò ben tre, di memorabili. Mi spiegò quelli camuffati da dispetto, che se sei bravo e stai al gioco puoi nasconderci di tutto, finché poi ti viene da sorridere e arrossire. Mi disse che non c'è niente da fare con quelli troppo stretti, mentre cerchi di scappare. Mi mostrò la differenza tra quelli pieni di parole e quelli appena sussurrati. Per non dimenticarli si riprometteva di non abbracciare mai nessuno senza pensarci «Se cedi d'improvviso la tua identità, dovrai pur sempre tener sotto controllo dove va e quando torna» disse analitico e preciso « Se sfugge via e poi non sai più ritrovarla?»
Ed era fin troppo ovvio, ma non risposi... lì per lì.
... smetti di pensare e ti smarrisci. finché sarà lei a ritrovarti, più calda e forte.
sabato, febbraio 05, 2011
Abbracci e sangue
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4 commenti:
cacchio, ale, che bel post.
specchio esterno di interiori sensazioni e sentimenti ad alta intensità. sensibilità invidiabile.
Qualche giorno fa ho scambiato un abbraccio con una persona per me molto importante e poi mi sono chiesta se non sarebbe stato meglio darle un bacio per farle comprendere tutto il mio affetto. Il tuo splendido post mi ha dato la risposta, grazie di cuore.
Chicca
iggy tu sei troppo buono :) grazie!
Chicca grazie a te per essere passata qui!
Grazie a te!
Per questo splendido blog che ho scoperto per caso, ma sono convinta che niente succeda per caso, navigando in rete.
Per la possibilità che dai anche agli anonimi di esprimersi.
E grazie soprattutto perchè permetti di lasciare commenti anche se non sempre abbiamo qualcosa di interessante da dire. Continuerò a leggerti perchè è davvero un piacere, sempre. Grazie ancora. Chicca.
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