martedì, dicembre 07, 2010

Tra le lenzuola: l'agonia di un orologio

Non capita praticamente mai di vedere un orologio che si ferma, di solito lo trovi già bell'e che morto, spaccato il secondo. E quindi sei portato a pensare che gli orologi hanno una morte secca, TAC!, e si fermano. Invece no...
Assisto in questo momento all'agonia del mio. È una scena straziante e dolorosa. Non smette di lancettare all'improvviso, come credevo, sta tentando strenuamente di farlo ancora, con quel rumore sordo e un pò gracchiante delle lancette che s'inceppano. Ta-c, t-ac, tac, t-a-c, ta-c, t-ac, tac tac, ta-c... con grande sforzo è arrivato alle tre, cinquantotto e tredici secondi, ma in realtà saranno passati già tre, quattro minuti abbondanti. e lui li sta inseguendo, piano piano, uno per uno, t-tac, diciannove secondi... vorrei andar lì e dargli un aiutino con il dito. È uno strazio.
Assisto alla morte di questo suo tempo, che è anche un pò il mio ed è perso per sempre. o almeno fino alla prossima batteria AA.
Trentanove secondi... ttt-a-c, il poverino...

3 commenti:

giardigno65 ha detto...

non è mica da tutti fermare il tempo !

iggy ha detto...

anch'io ho avuto un'esperienza del genere: m'è capitato di assistere ad un logorante finevita di orologio appeso al muro che, per diversi minuti, si trovava a sopravvivere con una certa agilità (grazie alla forza di gravità favorevole) quando i secondi erano compresi tra lo zero ed i 30 e di rischiare la vita tra ogni 31mo e 60mo secondo.
alla fine è morto sui 34"
straziante.

ale ha detto...

giardigno65 ...se prendi un orologio a bastonate però funziona!!!

iggy... non avevo pensato alla forza di gravità... hai ragione! ...comunque, da buon orologio made in china è risuscitato un paio di volte, alla fine gli ho dato io il colpo di grazia!