sabato, aprile 11, 2009

"a modo mio"

A volte penso che il grado di cultura di una persona possa misurarsi in base a quante metafore e similitudini gli risultino incredibilmente scontate.
A volte penso, invece, che queste mie considerazioni siano assolutamente ciniche e snob.

Del resto però... come negarlo...
quant'è banale una donna che si identifichi in uno spicchio di luna velato dal sole, o in un delfino, intelligente e libero tra le onde del mare o peggio in una farfalla, leggera e incantatrice con le sue ali da fata.
Peggio ancora un uomo che si riveda nel sole, aspirando ad un eclissi di luna, in una notte di stelle... quanto sarebbe ben più cortese se per una volta ti paragonasse al sole e accettasse di vestire gli abiti volubili e capricciosi di un'efebica luna.

Quanto è poco appagante come simbolo un cuore o ovvia una rosa lunga e pungente.
Quanti funamboli hanno dondolato in bilico tra le parole in una crisi dell'animo.
Quante fragole, per puro caso, avranno macchiato di sensualità le labbra bianche di un'ingenua e smaliziata fanciulla.
Quanti principi e principesse, peter pan e fatine.
Quanti gabbiani, acquile e polli hanno venduto milioni di copie.


Sarà che sono davvero cinica e snob...
che con queste opinioni è più difficile riuscire a stupirmi,
comprendere l'animo delicato di tante donne
e i modi galanti di molti uomini...

o sarà che da bambina non sognavo il principe azzurro,
da molto tempo ho ormai in odio la luna,
e che io, per macchiarmi le labbra, sceglierei i gelsi...


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