lunedì, gennaio 19, 2009

...!?...

Stamattina ho intraletto che i giovani di oggi tornano ad essere scurrili ...e subito ho pensato "quando mai hanno smesso?".

Che poi in un giorno come questo in cui outlook non smette di chiederti autorizzazioni e password senza lasciarti scrivere due righe una di seguito all'altra, piove e non nevica, fa freddo, e poi dentro caldo, e poi di nuovo freddo, la testa ti scoppia, una persona sgradevole continua a crearti problemi di lavoro, hai pranzato solo con mezzo panino perchè al tg nel frattempo parlavano di tumori alla gengiva e tu hai un problemino al riguardo che richiederebbe una visita urgente, hai mallopponi da leggere entro pochissimi giorni, la persona sgradevole continua ad essere ancor più sgradevole, e tutti i numeri di servizio a cui telefoni, verdi, blu o rossi che siano ti mettono in attesa o ti chiudono in faccia...
allora...
diciamolo pure...
a chi non verrebbe la sacrosanta voglia di mandare tutto
a *!@#?...


[...perchè in fondo sono pur sempre una Signora.]

3 commenti:

Stella ha detto...

sai che il 19 gennaio è stato definito il giorno più sfigato dell'anno? pertanto...

ale ha detto...

Mi prendi in giro?!
Se è così il prossimo 19 gennaio dormo tutto il giorno...

Stella ha detto...

Un calcolo inglese che tiene conto di diversi aspetti, probabilmente validi e condivisibili da chi abita nell'emisfero settentrionale, ha stabilito che il 19 gennaio è stato il giorno più triste dell'anno. Per decidere la data in cui la sfiga e la depressione si coagulano insieme per tediare l'uomo, si prendono in considerazione il tempo atmosferico, il livello di debiti, i giorni che ci separano dalle prossime festività natalizie e la presa di coscienza che abbiamo già dimenticato i buoni propositi stilati all'inizio dell'anno. Nel 2008 il giorno più triste è stato il 21 gennaio, nel 2010 invece sarà il 25 gennaio. In ogni caso si tratta di un calcolo approssimativo che non può essere esteso a tutti i paesi del mondo. Basta pensare infatti che in Australia e Brasile è piena estate e che nei paesi musulmani del Medioriente, più che il Natale, ci si preoccupa del Ramadan. In realtà tutto si spiega considerando che la leggenda del giorno più triste dell'anno è stata lanciata durante la campagna pubblicitaria di un canale di viaggi britannico.