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lunedì, ottobre 29, 2018

...when it gets crisp in the fall.

Sono fatta di giorni uggiosi, foglie colorate per terra,  vento dentro le maniche, il cappotto, la schiena, la pancia, raggi di sole improvvisi.
Sono fatta di rumori acquattati pigri dietro le finestre chiuse delle case, del silenzio tra le lenzuola, di un'overture per pianoforte che suona lontano.
Sono fatta del profumo di zucchero caldo al mattino presto vicino ai bar, della brina fredda sui tergicristalli delle auto parcheggiate.
Sono fatta di ciclamini e ricci di castagne, e odore di terra umida, bagnata.
Sono fatta di conchiglie fredde nella sabbia, legni bianchi levigati delle onde, alghe brune sulla spiaggia.
Sono fatta per l'autunno, stagione di mezzo.


domenica, novembre 06, 2011

non sono fatta di zucchero

pensai di uscire a fare due passi sotto la pioggia, ma tu mi fermasti e con aria decisa iniziasti a dirmi che mi sarei bagnata dalla testa ai piedi, che c'era il rischio di scivolare sulla strada bagnata, che le macchine passando veloci avrebbero schizzato ovunque, che un fulmine avrebbe potuto colpire vicino, che mi sarei presa un raffreddore, che non ci sarebbe stato nessuno per strada e non si sa mai, che con una folata di vento si sarebbe potuto rompere l'ombrello, che avrei sentito freddo, che non ce n'era motivo, che con la pioggia si resta a casa.
non mi promettesti nulla in cambio, non mi dicesti di restare per cenare insieme o per abbracciarmi stretta e l'apprezzai.
ma poi presi il mio cappotto e uscii lo stesso.
perché non volevo promesse ma non volevo nemmeno paure.


e piovve così tanto che non riuscii a smettere.

giovedì, settembre 17, 2009

Umido

E poi c'era un cane, un cane beige con le orecchie lunghe. Un cane beige con le orecchie lunghe e la pancia a terra. Un cane dai sogni miti, fatti di gatti sopra la grondaia, di chiavi nella toppa e il rumore del guinzaglio. C'è un cane, beige, e dorme davanti al suo cancello.
I fiori di glicine, bianco, sono caduti tutti, i mattoni hanno iniziato a inumidirsi e le ringhiere a scaldarsi tardi, al mattino.
C'era un gatto dentro il giardino di bouganville, adesso lo si vede poco, rimane al caldo. Sta sul davanzale, il gatto, con la finestra aperta e le tende alzate.
I fiori delle ortensie e delle rose sono morti, ma in giardino c'è un angelo di pietra. Sul tavolino, l'angelo, tiene le gambe una sull'altra, sta di guardia, al verde, prima che sbiadisca.
C'era anche una signora, una signora vecchia, affacciata al suo balcone, annaffiava di continuo i suoi gerani. I fiori dei gerani sono appassiti ma lei continua ad annaffiarli tutti i giorni e l'acqua cola giù dai vasi fino in strada.

Nei giorni di pioggia, la pioggia, li cancella.
e nulla accade.
Solo la pioggia e l'angelo di pietra.

venerdì, settembre 04, 2009

La voglia di capovolgerlo all'ingiù e il braccio come un tergicristallo. Medicine, lettere della banca, penne sporche d'inchiostro, pile di fogli, libri, e due schermi, un avamposto per alienarsi, per fuggire la vita.
Una vita senza musica, non suona. Abituarsi alla musica, per non sentirla stordire sempre.
Ricominciare con un puzzle da mille. Spostando tutto, per far spazio.