Oggi in un fast food ho regalato un giochino dal mio menù ad un bambino. Appena l'ha preso tra le mani era così felice ed emozionato che non riusciva a smettere di guardarlo, come calamitato. Il padre, dopo avermi sorriso, gli ha chiesto di ringraziarmi. Il bimbo era così assorto, contento e sorpreso, che non riusciva a distogliere l'attenzione da quel mostriciattolo giocattolo, solo dopo tanta insistenza e un mezzo rimprovero mi ha distrattamente sussurrato un « mercie », erano francesi.
Mi sono sentita felice, per un attimo felice, e qualche ora dopo pensavo che forse diventi un uomo solo quando impari da solo a piegare l'emozione ad una convenzione sociale. Ed è un gran peccato che sia così. Perché non c'è bisogno di ringraziare quando ti senti felice, per quanto melenso, è un po' già come se ringraziassi la vita.
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mercoledì, aprile 21, 2010
Bambini
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