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martedì, settembre 22, 2009

I foglietti illustrativi

Perché una volta tanto un post fatto per bene, con il titolo al posto giusto e il post al posto giusto.
Perché non c'è nessun bisogno di essere sempre originali, o di esserlo spesso, o di tentare d'esserlo sempre e riuscirci spesso, o tentare d'esserlo e non riuscirvi se non con grande impegno. Che poi stanca.
Perché non c'è niente di particolare stavolta a parte il fatto dei foglietti illustrativi.
Perché i foglietti illustrativi meritano un post come si deve, senza nessuna urgenza d'originalità, e senza troppi fronzoli.
Perché i foglietti illustrativi non hanno fronzoli.
I foglietti illustrativi hanno solo due peculiari eccezionali caratteristiche.
I foglietti illustrativi sono
esclusivamente, banalmente...

una tazza d'acqua, un pezzo di scorza di un limone e una foglia d'alloro, bastano per far passare un qualunque mal di pancia. il dentifricio salato è indicato in caso di affezioni gengivali. il glutammato monosodico è innocuo. il glutammato monosodico è cancerogeno. non riescono a mettersi d'accordo. oggi non sono riuscita a capire la differenza tra attribuzioni de dicto e attribuzioni de re. per sapere se una torta è pronta basta mettere uno stuzzicadenti. i cugini di campagna hanno scritto una canzone che s'intitola ale'ssandra. una canzone pessima. davvero. credo di aver avuto un orgasmo tecnologico quando ho visto il macbook air. si può dire orgasmo in un blog per bene?. ho scoperto d'avere in casa un libro di mcewan e non sapevo di averlo. poi bisogna toglierlo, lo stuzzicadenti. sembra che il succo di pomodoro riesca a togliere le macchie di penna. strofinate per bene e sciacquate, non fate gli zozzi. per dimagrire basta mangiare meno. trallallerotrallalà. se lasci la camomilla in infusione più di quattro minuti si ossida e diventa un eccitante. nelle caramelle haribo c'è gelatina di maiale. vegetariani non fate finta di non sentire. mi devo ricordare di lasciare a scongelare i cornetti per domattina. non è vero che una castagna in tasca allontana il raffreddore. non è vero che gli spinaci fanno diventare più forti. bambini smettete di farvi ingozzare di spinaci. che bolliti fanno pure schifo. e poggiarlo sulle labbra per sentire se è umido o asciutto, lo stuzzicadenti. senza nessun apparente motivo e senza alcuna concreta interessante informazione eccetto la posologia


strepitosamente lunghi

ma soprattutto sono
incredibilmente, diabolicamente, inspiegabilmente,
difdapie fi gacireli.

Tutto questo li rende oggetti, assolutamente, affascinanti.

...se è umido, lo stuzzicadenti, ancora non è pronta.

lunedì, marzo 03, 2008

La castagna

Dopo attente ricerche per individuare la vera, profonda, causa per cui un banalissimo raffreddore mi fa barcollare per casa come un ubriacone, sono approdata alla scoperta della castagna.
Ad onore del titolo non mi dilungherò su banalità e curiosità sul mio conto, piuttosto offrirò il mio contributo alla comunità spiegando la faccenda della castagna.

Premessa.
Il raffreddore è una malattia! A differenza di quanto vogliano farci credere le rubriche stagionali di salute e soprattutto, a dispetto di quando, da piccola, prima di andare a scuola, mia madre mi diceva "è solo un raffreddore!".
Oggi, come dire, sono malata!

"Il raffreddore, altrimenti detto rinite acuta, è una malattia virale tra le più comuni patologie stagionali dell'inverno che colpisce le vie aeree superiori. Esistono ben 250 ceppi virali differenti, cause del processo di infiammazione della mucosa nasale.

Il raffreddore rappresenta proprio l'insieme dei processi reattivi infiammatori acuti della mucosa nasale che tenta, gloriosa, di difendersi dal virus. Quando il virus oltrepassa i limiti fisiologici di protezione della mucosa nasale attraversando il muco, solitamente dedito alla difesa delle vie respiratorie da pulviscolo e germi, altera la dinamica ciliare e la stessa composizione del muco influendo sui processi di riscaldamento e umidificazione dell'aria." [sono sprecata per questo blog, al TG4 farei faville]

Sintomi.
Risulta evidente dunque l'apparizione ectoplasmica di muco, altrimenti detto moccico, ostruzione nasale, starnutazione, mal di gola... E chi più ne ha più ne metta.
La sintomatologia è molto soggettiva, talvolta si arricchisce di nuove apparizioni quali dolori alle ossa, tosse, lacrimazione abbondante, fino a scaturire in un vero e proprio febbrone da cavallo che è poi niente po po di meno che una banalissima influenza.
È bene sottolineare che quale malattia virale, al contrario delle malattie batteriche curabili con antibiotici, il raffreddore non ha cura, al più puoi tentare di ridurre i sintomi.
Ed eccoci finalmente alla castagna.

Cure.
Rozze e vane dicerie popolari vogliono che la vitamina C sia determinante per le sorti del virus.
Sfatiamole.
Sfatate.
Fatto.

Balorde e stucchevoli pubblicità suggeriscono invece di sollazzare il vostro naso con nazofalina o sodio cloruro, senza ricordarvi spesso di non andare oltre i 3 clisterini al giorno. La cosiddetta rinite da rimbalzo o medicamentosa, una condizione di congestione permanente, può esserne una conseguenza dell'uso prolungato di questi farmaci. [qui ci stava da dio un bannerino pubblicitario, e invece chissà per quale stupido motivo ho optato per un BLOG ADV FREE]
Il bastone e la carota... il bastone e la carota...

I ceppi virali sono talmente tanti che non vi è vaccino per ogni raffreddore, dunque non c'è cura rapida se non la pazienza.
Ce l'hai e te lo tieni!

...ma...



La castagna, finalmente.

I saggi e ponderati rimedi della nonna suggeriscono una castagna in tasca allontana il raffreddore. Portare con sé in tasca una castagna allontana dunque il raffreddore debellando l'umanità da questa piaga. La mia vivace e raffreddata attenzione è stata però colpita da una notizia ben più sorprendente. Una castagna in tasca allontana davvero il raffreddore! Sembra infatti che tra foglie, frutti, fiori e ricci, il castagno abbia spiccate proprietà antisettiche, antireumatiche e antinfiammatorie! Nello specifico la castagna è un frutto ricco di magnesio e manganese, ricostituenti naturali davvero eccezionali.
Il presente foglietto illustrativo non vuole sostituire il parere medico. Leggere attentamente le considerazioni finali.

Considerazioni finali.
Nonostante io abbia fermamente deciso di voler trascorrere il prossimo inverno con una castagna in tasca, questo non vuol dire che portare una castagna in tasca curi o allontani il raffreddore.
Facciamo un po' di numeri:

250 ceppi virali differenti.
Dovreste portare quantomeno 1 castagna per ogni ceppo.
Che vuol dire: 1 castagna x 250 ceppi = 250 castagne in tasca.

2 termometri rotti dal gennaio 2008.
La castagna non avrebbe impedito la caduta.

170 Km orari la velocità cui viaggiano i virus attraverso uno sternuto.
A meno che non abbiate una castagna da 2 tonnellate davanti a voi o ve la tirino addosso e tentiate di schivarla proprio in quel momento, la castagna non riuscirà a fermare l'odiosissimo virus.

160 giorni circa di castagne in tasca.
Dai 4 ai 7 giorni perché un raffreddore faccia il suo corso. Se siete sfigati e vi beccate pure l'influenza dai 7 ai 10 giorni.

30 euro al chilo le caldarroste.
Spray nasale 4,00 euro.
Caldarroste vs Spray Nasale 0-1

Conclusioni.
Il mio raffreddore non migliora e nonostante la ricerca oggi non ho trovato un supermercato aperto dove comprare le castagne, ma resto fiduciosa... e da domani nel taschino porterò una castagna.

In basso il sondaggio.
Votate copiosi.