E con questo silenzio, non giocherei ai dadi. Perderei e rischierei di non sapermi più ascoltare. Resto qui, ferma, parlandomi sottovoce, vicino al cuore.
lunedì, agosto 29, 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Gusci di conchiglie e cerotti. Attorcigliandotimi.
E con questo silenzio, non giocherei ai dadi. Perderei e rischierei di non sapermi più ascoltare. Resto qui, ferma, parlandomi sottovoce, vicino al cuore.
10 commenti:
Eppure è così bello sentire rotolare i dadi
e gioca con qualcos'altro!vuoi il mio corpo?
Baol sai che esistono dei dadi tondi??? Non fanno quasi rumore... :(
fgjuytradfvbnjkkk no, grazie.
nemmeno per un doppio 6 ?
dici che vale la pena correre il rischio?
il bel rumore lo fanno sul panno. Quindi vanno lanciati al momento giusto e nel posto giusto...aspetta...ma prima o poi tira però!
Per me la più piccola parola è circondata da acri e acri di silenzio, e perfino quando riesco a fissare quella parola sulla pagina mi sembra della stessa natura di un miraggio, un granello di dubbio che scintilla nella sabbia. Per me la lingua non è mai stata accessibile come lo era per Sachs. Io mi sento separato dai miei stessi pensieri, intrappolato in una terra di nessuno tra il sentimento e la sua espressione, e per quanto mi sforzi, di rado riesco a pronunciare più di un balbettio confuso. Sachs non ha mai avuto di queste difficoltà. Per lui le parole e gli oggetti armonizzavano mentre per me si separano senza posa, volando via in cento direzioni diverse.
l'attesa, in silenzio, in ascolto.
ottimo.
Solo chi ama le parole può percepirne i rischi. E nasce quella strana paura, quel timore di increspare il silenzio
Ciao!
Danilo
PS E solo un insonne conclamato può scrivere un commento a quest'ora.
Ubi Minor forse mi piace più il rumore che fanno quando si scontrano tra loro. :)
tandream "Credo che la mia prima spinta venga da una mia ipersensibilità o allergia: mi sembra che il linguaggio venga sempre usato in modo approssimativo, casuale, sbadato, e ne provo un fastidio intollerabile. Non si creda che questa mia reazione corrisponda a un'intolleranza per il prossimo: il fastidio peggiore lo provo sentendo parlare me stesso." Italo Calvino
p.s. e non amo molto le citazioni, eppure io mi trovo in mezzo tra le tue e le sue parole. molto belle entrambe.
iggy, esatto.
Danilo e se lo increspi, sembra quasi di correre un rischio. apparteniamo alle nostre parole, talvolta.
p.s. e io ti faccio con piacere compagnia :)
Posta un commento