mercoledì, giugno 30, 2010

Pane e tempesta di Stefano Benni

La fantasia di Benni sorprende sempre, non stanca mai.
Tendo a preferire una narrativa più fluida, meno spezzata, amo meno le sue raccolte di racconti o come questo, una via di mezzo tra una storia e una raccolta, de gustibus.
Dietro la scelta di una narrativa spezzata, tendo sempre a vedere una crisi, ed è proprio di una crisi che si parla, quindi preferisco concedergli il beneficio del dubbio, immaginando che forse, una storia ben congegnata, lineare, composita, avrebbe dato meno ragione al titolo...

... per quanto, ripensando allo sconto del quindici per cento sugli scaffali degli ipermercati su cui annualmente Benni appare, continuo a chiedermi...
era più facile adattare dei racconti da soffitta?

Resta che d'ora in avanti, immaginerò degli gnomi a spingere da sottoterra i funghi, per farli crescere tra gli alberi del bosco... e questo è impagabile.


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