Se esiste una realtà altra al di là della veglia,
colei che sono, in quella realtà, è infelice e troppo complessa.
Lei ha timori che io non temo
compie gesti che io non desidero
e fugge continuamente.
I volti della gente
sono per metà in ombra, come maschere.
Le terre sono brulle e la vegetazione è bassa,
sono lande che io non ho mai visto.
Nel pomeriggio, un tavolo è stato sommerso d'acqua
e tutto ha preso a galleggiare,
lì non galleggia nulla, rimane sul fondo.
Lei non si fida mai di nessuno.
Se scappa però scappo anch'io,
e quando il panico addosso d'esser raggiunte
spezza persino la corsa,
lei mi abbandona e rimango da sola,
distesa sul letto.
Il mio mondo è violato
e lo è anche il suo.
giovedì, agosto 27, 2009
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