martedì, giugno 18, 2019

Fidati delle cose chiare, non delle cose ovvie. Di quelle luminose, non di quelle illuminate.

Le mie soluzioni mi tendono la mano, prima d'attraversare.
Le mie soluzioni costruiscono castelli di sabbia, orgogliosissime, per calpestarli poi felici quando l'acqua li sommerge.
Le mie soluzioni colorano fuori dal cerchio, sul muro, e sul tavolo.
Le mie soluzioni hanno i capelli arruffati, e codini, e fermaglietti strani.
Le mie soluzioni hanno la pazienza delle favole, la fretta di un lieto fine.
Le mie soluzioni s'arrampicano su in alto e poi non sanno scendere.

Ma.

Le più segrete e miti, mi lasciano la mano se sento di dover scappare.
Le più concrete mi siedono accanto e, se calpesto, aspettano io ritorni a costruire.
Le più potenti non temono mai le mie sconfinate fantasie.
Le più ordinate, scovano imprevedibili pretesti per farmi scompigliare.
Le più pazienti accavallano le gambe, tengono il tempo, e non sopportano le bugie.
S'arrampicano infine le più sicure. E se confuse, trovano sempre un modo di scegliere.





2 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Io trovo spesso soluzioni casiniste ed irrequiete.
Quelle sagge aspettano alla finestra che torni da loro.
E grazie a Dio, poi torno.

ale ha detto...

Beh, come biasimarle, le prime :D