lunedì, marzo 07, 2016

Lettera di un Narciso, a te

Da adesso facciamo che non mi hai conosciuto mai,
non suonare, parlare, scrivere, non cantare di me.
Poggiati sul mio petto e ascolta qui questo silenzio,
ascolta immobile, ancora, il tuo respiro senza il mio.
È incantevole questa mia solitudine,
ammaliante come un canto di sirene, scaltra e trasparente.
La sprimaccio, non si scompone, e poi mi ascolta.
Scegli pure tu cosa dimenticare, cosa non aspettare,
cosa non serve sapere e cosa possiamo perdere, di te.

Per me è tutto imprescindibile, da me.



2 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Lo massacri così... forse non ti sembra.. ma lo massacri.

ale ha detto...

chi? :)