martedì, gennaio 06, 2015

Il mio antidoto

Non sono mai stata brava con i buoni propositi, i bilanci di fine anno, le liste di pro e contro, le diete, gli impegni da iniziare il lunedì, ma sono eccezionale nel fare lunghissime liste di desideri, interminabili liste di desideri. Ho elenchi di cose che voglio fare che farebbero tremare anche l'uomo più ambizioso del mondo.

Non ho mai rimpianti, i rimpianti mi sembrano collosi, stantii, venefici, meschini, li temo terribilmente. Ho così tanto il terrore dei rimpianti che cerco di continuo un modo per anticiparli, batterli sul tempo. Per non farmi vincere me ne tengo alla larga e in un modo o nell'altro mi accetto, con i miei errori. 
Così in questi giorni in cui tutti sembrano sbracciarsi tra bilanci, propositi e riflessioni, io per non stare con le mani in mano ho cercato di capire quale regola silenziosa sottendo come antidoto ai rimpianti. 
E allora ho capito che in fondo tutte le volte in cui mi chiedo cosa sento di voler assolutamente dire o fare con qualcuno o in un posto o in tempo, sto raccogliendo gli ingredienti della mia pozione anti rimpianto. Che forse è una banalità, ma non è sempre facile riuscire a capirlo, non dimenticarlo, ascoltarsi, ascoltare, accettare a volte che non si può fare, non rimandare o, quando hai il tuo elenco pronto di posti, persone, cose da fare, a quel punto farlo davvero. 
In fondo, a ben guardare, sono le mie liste di desideri il mio antidoto ai rimpianti. 



2 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

E forse basta fermarsi a quel "a ben guardare". Tutto il resto, poi, vien da se: liste, propositi, desideri, antidoti, soluzioni

Sheldon ha detto...

No, io invece credo di procedere esattamente nella maniera opposta, ma proprio precisa precisa.