Fino a poche settimane fa sentivi parlare di squirting pochissime persone. Chi ne conosceva il significato ne parlava in occasioni ben precise e con limpido intento. Ne parlavano con timidezza le donne, quelle meno smaliziate, con boria gli uomini e con un po' di imbarazzo i fidanzati. Lo squirting era una questione intima, un po' porca e per molti sconosciuta quasi quanto le coordinate dell'inesistente punto G.
Ma l'Italia, si sa, è la culla della moda e il parlato non può sottrarsi in alcun modo a quest'onere gravoso. Negli ultimi giorni infatti, un'espressione nuova e ribelle pare essersi introdotta nel linguaggio comune spodestando esclamazioni ormai vetuste.
Dal 28 Ottobre, squirtano tutti.
Squirtano gli amici in chat quando vogliono esprimere estremo apprezzamento. Squirtano i giornali, gli editorialisti, squirta twitter e squirtano persino i manager parlando di lavoro.
Lo squirting insomma è diventato patrimonio del parlato in un'accezione potente e contagiosa. E se il linguaggio è lo specchio dei tempi si può affermare con certezza che l'eiaculazione femminile si è rivelata all'improvviso aggregativa, in grado di raccogliere e accogliere a sé informazione, economia e non ultimo il costume.
Il maschilismo della lingua italiana chiude un occhio davanti all'inglesismo, capitolando senza alcuna resistenza contro il femmineo eccitamento. Diastratia e diafasia invece si trovano un attimo confuse ma nel caos simulano eccitazione giurando di studiare il cambiamento.
L'eiaculazione indotta insomma sembra aprire ad un avvenire pregno di cultura, rappresentando un indiscusso passo avanti nella lotta verso l'annientamento delle disparità di genere e degli stereotipi sessisti. La donna, dopo anni di inutili battaglie, si ritrova a riappropriarsi della lingua, sceglie verso quali orizzonti aprirsi e spalanca le porte al maschilismo, sfidandolo sfrontata.
Una rivoluzione in atto, quella che accade in questi giorni, e che fa ben sperare tutte noi di poterci finalmente un giorno liberare da questo immaginario maschilista che limita la nostra libertà d'espressione e il senso critico. Un sintomo positivo, va detto, anche a fronte della percentuale tutta al maschile di chi al momento ha introdotto nel suo italiano questa dirompente espressione.
Siamo un paese in evoluzione, serve coesione e obiettivi comuni e lo squirting fa da collante, più o meno in tutti i sensi.
mercoledì, novembre 19, 2014
Squirtare è nazionalpopolare
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
Ho letto la Nappi e m'è sfuggito il vago nesso tra Canetti e lo squirting, ma concordo che alla lunga possa agire da ...collante.. ;)
Oddio no, ti prego non concordare! Ero sarcastica!
Credo di essere confuso anche io, in casi del genere. Scappo.
...a me lo squirtaggio non è mai accaduto...
ma mai dire mai nella vita...
Mi sento molto all'antica.
Sheldon... sono molto confusa anch'io. quasi quasi preferisco.
Patalice... mai dire mai :)
Purtroppo, rendiamo grazie.
infondo squirtle è sempre stato il pokemon più amato dai bambini
..vedi.. basta uno squirting qualsiasi.. e ti si moltiplicano i commenti... ;)
Posta un commento