martedì, luglio 08, 2014

Il canarino

Quando ero bambina volevo sempre il canarino. Nell'acqua calda si lasciavano bollire due foglie d'alloro, la scorza di un limone e poi si aggiungeva un po' di zucchero alla fine. Era la mia personalissima pozione contro i miei continui mal di pancia.
Mi sembrava perfetto perché capivo che era una soluzione esatta ad un problema. In realtà non era nemmeno una vera soluzione, ma in fondo forse mi bastava solo crederlo e il mal di pancia mi passava.
Adesso, da grande, alcune soluzioni mi appaiono invece estremamente ingarbugliate, così se per caso ho un mal di pancia, per risolverlo mi sembra quasi di dover per forza trovarne un'origine diversa dalla vera. E allora mi convinco che in pancia mi si affollano in segreto tutte le più aggrovigliate paure e che tra gli intrecci delle vene si nascondano le mie incertezze più profonde.
Invento animaletti strani che mi abitano dentro e fingo stiano lì a rosicchiarmi quando poi so che in realtà non c'è nessun animaletto e al momento nessuna soluzione.
Da grande mi attorciglio, cerco di trovare sempre una spiegazione ma non ho dimenticato il canarino. Così quando capisco di complicare le cose, io so, a volte lo ricordo, che spesso in realtà basta soltanto credere di poter risolvere un problema, per riuscirci finalmente.



Amo le immagini demenziali, il mio è un dono.

3 commenti:

giardigno65 ha detto...

ma il canarino funziona !

Jane (Pancrazia) Cole ha detto...

Il canarino funziona anche da grande, ma lo deve fare la mamma

Sheldon ha detto...

Quasi mi pare di averti rubato l'account per un attimo. Uhm, bizzarro.