Eri seduta di spalle, avevi una ciocca di capelli incastrata sotto il braccio e la pelle d'oca. Non sono mai stato uno di quegli uomini che restano a guardare le donne di nascosto, non ti guardo di nascosto nemmeno quando dormi. Ti ho vista seduta sul muretto che tiravi la cerniera della borsa mentre ti passava accanto un gruppo di ragazzine appena uscite da scuola. Ti sei voltata a cercarmi ed io ero lì, con cinque minuti di ritardo, al nostro appuntamento.
Direi così. Ma forse poi tu non capiresti che a guardarmi di spalle ero pur sempre io. E che questo mio vento lontano forse non riuscirai mai a controllarlo.
mercoledì, maggio 28, 2014
Se dovessi descrivermi il vento, cosa diresti?
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3 commenti:
Sono uno che ha sempre provato a stordirlo, il vento. A racimolarlo a manciate, a scorgerlo dipinto.
A volte mi entra nei polmoni e l'aria stagnante ingaggia epiche bufere. Forse guida da lontano anche me, e chissà dove.
http://pioggiainungiornodestate.blogspot.it/2010_08_01_archive.html
A me piace, guardare di nascosto, ma non con fare guardone (spero). Del resto mi piace scattare, e questa descrizione è precisa precisa una foto a parole.
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