E un giorno in preda al timore che qualcosa andasse storto decisi che era un brutto segno. Sentendolo, lì tra gli alberi, decisi che quello era chiaramente un brutto segno.
Lo decisi per ignoranza, lo scambiai per il verso del cuculo, che dalle mie parti si dice porti sfortuna.
Da allora ogni singola volta ho atteso il peggio.
Solo dopo molti anni, in toscana al mattino presto, sentendolo, mi sono per la prima volta chiesta se quel giorno lo sia stato davvero, un brutto segno.
Non era un brutto segno... era un'allerta, un guarda bene a ciò che accade.
Perché quel giorno lì, tanti anni fa, accadeva qualcosa che ha cambiato il corso della mia vita ed io di proposito, pur accorgendomi che qualcosa non funzionava, ho voluto ignorare tutti i chiari segnali per la fretta d'aver tutto e subito.
Quel giorno avrei dovuto accorgermi che c'era in me il seme di un pensiero che andava coltivato, a cui stare attenta, senza far finta di nulla pur di ottenere ciò che volevo.
Ancora adesso, al mattino, quando capita di sentirlo, faccio fatica a tenere a mente che non accadrà il peggio.
I miei segni sono già in me e sono io a dargli senso.
Non è il suo verso... basta che io mi ascolti, senza far finta di nulla.
martedì, marzo 27, 2012
Il verso della tortora dal collare orientale
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5 commenti:
Ma povera tortora...
:D
:| ma povera me!
e comunque non ho trovato più un ciuccio seppure cammini a piedi spessissimo e a lungo...
baci
io, dopo quello che ti ho mandato in foto ad ottobre, più nessuno. cosa mai vorrà dire?!?!
non so, dovremmo sforzarci di capire...forse no, forse qualcosa è cambiato, forse...
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