Si possono svuotare un'infinità di cose. Tutto ciò che è pieno, in un attimo. Ho imparato a svuotare le tasche, perché non finiscano le monete nel filtro della lavatrice. Ho svuotato secchi, bottiglie, cestini, finanche i bicchieri mezzi pieni. Svuoto con una frequenza disarmante stanze, valigie, armadi.
Per quante volte questo è rigenerante, altrettante somiglia più ad uno strappo. Chiudo le cerniere però, così che resti tutto dentro, come un vaso di Pandora.
Ho imparato anche a svuotare di senso quello che mi ferisce o mi offende. Lascio che ogni cosa si versi fuori e non trattengo nulla, nessuno.
Imparerò a svuotare la mente prima o poi, e saprò che nulla di ciò che vale si lascia svuotare o scivolar via.
Ho la pancia vuota, vado a svuotare il frigo.
venerdì, agosto 05, 2011
Sotto vuoto spinto
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5 commenti:
non immagini quanto hai ragione...
e dal titolo pensavo proprio parlassi d'altro.
ma non vorrei cadere nel trash.
=)
:) tra l'altro, ho scoperto che è anche il titolo di una canzone affatto male dei porto flamingo.
quel e saprò che è profondissimo. me mi piace un fracco.
Saper svuotare è un dono...ma tanto non ci riesce mai nessuno, per davvero...
iggy :) che poi se mi fai questi complimenti io mi emoziono! :)
Baol se svuotare è svuotarsi, è un bene che non ci riesca mai nessuno. io di quello che conta non dimentico nulla... e non mi perdo.
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