Crolla il cemento dei cornicioni, si schianta sulla strada. I vetri delle finestre esplodono e in mille pezzi piovono in testa alla gente. L'asfalto si sconquassa, si scrosta la vernice delle strisce pedonali. Le vetrine antiproiettile s'incrinano e cadono i libri giù dagli scaffali. I fari delle auto, le luci dei lampioni, i bicchieri nei bar, scoppiano e si sbriciolano. Si alza la polvere dai marciapiedi e il ferro dei tombini si contorce. Le linee elettriche vanno in cortocircuito e le macchine si schiantano ai bordi delle strade. Un padre si getta sopra il figlio per coprirlo dal crollo. Un'anziana signora perde il bastone e piomba a terra. Gli uccelli sui fili dell'alta tensione volano via impazziti.
Tutto, dopo, immobile e distrutto, tace.
Dorme, lì sotto il marciapiedi, il vermetto. E sogna d'urlare, prima d'attraversare la strada.
9 commenti:
Sogni d'apocalisse?
Sembra quasi un Haiku...
Un bel casino. Ad ognuno la sua dimensione.
ma che schifooooooo ALEEEE
I sogni di un vermetto non sono meno apocalittici di quelli d'un uomo. :)
Se riesco a riassumere ne farò un haiku, è una bella idea.
46+2 ...già, ecco "ad ognuno la sua dimensione", giusto.
AHAHAHAHAHAHAhAHHAHHH! Guarda che lo rimetto in home come due anni fa!
Tra l'altro quello non è un verme ma una larva: come mi piace esser pignolo stasera ghgh
AHAHAHAHAHA... non mi criticare! qui siamo in dittatura! quello è un VERMETTO!
Va bene padrona
ahahahahahahahahahah!!! ecco.
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