mercoledì, maggio 18, 2011

« E io ne avrò biasimo dagli uomini » Omero, Odissea (2, 136)

Gente che entra, esce, va via di corsa, cerca di tirarmi per un braccio, prova a sedersi, si alza di scatto, torna, fugge, rimane, aspetta, si ferma, mi spinge, si allontana, ritorna...
mentre io sprofondo su questo divano. immobile e ferma. salda. saldissima.
Io sono qui se avete bisogno di me. Mi alzo solo se mi viene voglia, altrimenti non faccio più un passo. I contrappassi non mi sono mai piaciuti e li trovo stupidi e fatalisti. Avevo un ragazzo una volta convinto che tutto accadesse per nemesi. Io no.
Io resto qui, potete attraversare montagne, prosciugare i mari, accavallare ognuno dei vostri nervi o dormire per anni, io, per una volta, mi fermo all'istante.
Fate i saltimbanchi se lo volete, farcite faraone o imboccatemi l'uva, ognuna di queste cose mi attraverserà quieta, come acqua di fonte sulle labbra bagnate.
Se entrate o uscite chiudete la porta. Se andate di corsa cercate di non cadere. Non tiratemi perché lo detesto. Se volete sedervi c'è molto spazio e un'altra poltrona. Se vi alzate di scatto avvisatemi prima così che non prenda paura. Se tornate, non aspettatevi nulla, io non aspetto nulla da voi. Se fuggite, non allettatemi. Se rimanete sappiate che rimango anch'io e non mi schiodo da qui. Se aspettate, non disturbatemi, vi intrattengo solo se ho voglia. Se vi fermate, io sono già ferma. Non mi spingete. Se vi allontanate, non fate molliche. E se ritornate, allora ciò che vi aspetta non vi spaventa.
Non faccio conversazione, non canto, non faccio sforzi per dire cose intelligenti o al di sopra della media comune, non dormo troppo, mangio quanto mi basta e mi diverte, non vi sollazzo, non ascolto se non mi interessa, non vi giudico e da me non avrete pareri a meno che non lo chiediate espressamente.
Io sono qui. Voltata di schiena o girata sul fianco, a capo chino o spalle dritte, non vi riguarda. Non c'è nemesi né contrappasso.
Il male, così come il bene, mi attraverà quieta e se non lo farà lo farò chetare io, acqua di fonte. Io non vi seguo, non ho nessuna voglia di giocare agli indiani, se non tra le curve sensuali che le carovane disegnano a terra. Se avete bisogno di me io sono qui.
Mi alzerò solo quando vorrò. Vi raggiungerò cauta al capezzale, con ardore per danzare sul talamo o silenziosa per dormirvi vicino. Sarò salda, immobile e ferma, però, così che almeno qualcuno qui, accanto a voi, non vi ruoti intorno, non entri, esca, vada via di corsa, vi tiri per un braccio, provi a sedersi, si alzi di scatto, torni, fugga, rimanga, aspetti, si fermi, vi spinga, vi allontani, ritorni...
Non crediate nemmeno un momento che in questo io mi stia arrestando. Sono ben più ferma quando vi ruoto intorno. Ma c'è folla e confusione dalle vostre parti, e io, per quanto la ami, detesto chi non sa dove va o si ferma all'improvviso senza motivo.
Domani, cauta, mi avvicinerò a lei, una di voi. Non c'è contrappasso. In me non alberga mai odio.
Ho perso il conto degli anni eppure anche lei si è fermata all'istante. Non c'è nemesi. Io vivo, lei anche.

Se non mi trovate, mi state solo girando intorno di spalle. Voltatevi, perché io non mi muovo.
Io sono qui. salda, saldissima.

tra la folla, accanto a voi.

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