sabato, febbraio 12, 2011

Sensazioni

Stride a volte, senza troppe premesse, senza sottolineature. A volte ammorbidisce i tratti, tra i dettagli.
Sibila attraverso una porta che si chiude o attraversa urlando certi silenzi.
Si racconta, parla, scrive, nei fogli calpestati e sporchi a terra. Sussurra e ti infastidisce quando non capisci cosa dice.
E' un orologio fermo, in un tempo esatto e sbagliato per ottantaseimila e trecentonovantotto secondi al giorno.
E' polvere che si poggia pesante e quieta, pur viaggiando da una città all'altra, nelle tue valigie.
Sono le attese ad un appuntamento, che poi convergono come calamite o pezzi di puzzle, soprendenti.
E' la sensualità di una goccia che tra le tue labbra scivola sulle curve di una tazza.

la mia realtà. o un pezzo almeno. qualche secondo.