... allora la tua prima poesia non sarà all'altezza dei tuoi desideri.
La tua prima poesia d'amore non sarà una poesia, sarà come staccarsi un braccio, come sederti nudo al centro d'una piazza. E quindi siediti e vedrai quanto malconce e disarmoniche sembreranno le parole che alla fine hai scelto.
Una poesia d'amore perché funzioni, deve scioglierti il cuore e farti ingoiare d'un colpo la saliva che si è raccolta sotto la lingua, senza l'uso di parole dolci o salate.
Amami con la stessa curiosità che si ha nel guardare cosa c'è nel pugno chiuso di un bambino che dorme.
Amami con la stessa violenza con cui si trattiene una risata la domenica in chiesa.
Amami come il rumore sordo dei miei passi in luoghi lontani, dove io non ti vedrò e non avrò te tra i miei pensieri.
Amami come un brivido freddo d'inverno.
Amami con vergogna, con necessità ed egoismo.
Amami con la stessa delicatezza delle lumache sui germogli.
Amami come se fossi l'unica favola che hai mai raccontato.
Amami con la stessa angosciante passione con cui si cede a un peccato, a un desiderio.
Amami senza voltarmi le spalle la notte, senza dormire prima che il mio sonno sia quieto.
Amami come un ballo sfiancante.
Amami contravvenendo ad ogni tuo silenzioso regolamento.
Amami con la stessa attesa con cui aspetti la tua eco nella valle.
Amami finché io sola saprò stravolgere la tua esistenza per capovolgere anche questo tuo amore così imperfetto, che è come il mio.
E adesso dimentica tutto, perché mai si dovrebbero scrivere poesie d'amore.
7 commenti:
e Amami e basta?
"Amami e basta". Già. Così come sono. così come sei.
Amami e basta non esiste. che è un po' come dire che non esiste l'Amore. ma non è quello che intendo... quanto bello è cambiare per chi si ama?
io intendevo amami e stai zitta!o stai zitto!
ahahhahahahahhaha ;o)
AHAHAHAHAHHAHAHHAHH!!! ...approvo!
Bella questa sfilza d'amore, ho apprezzato parecchio il primo e il secondo verso, ma tutta mi piace.
"Amami e basta" mi piace perché ha in sé l'amore.
La scorsa settimana scrissi questo alla mia amata (vent'anni di convivenza):
Baciami ancora, dammi le tue labbra,
Voglio sentire l'odore dei tuoi capelli,
Gustare il sapore di quella goccia
Di sudore, che ora scende sul tuo fianco.
Voglio gustare l'infinito nei tuoi occhi,
Sentire le tue braccia incatenate alle mie,
Le tue mani sul mio viso, il tuo sorriso.
Ciao
Enzo, ma io non so se ti arriva la notifica di questo mio commento così in ritardo... e non so per quale motivo non ho commentato a suo tempo...
ma è molto bella e romantica la tua poesia.
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