Non è poi così facile accettare che i piccoli gesti possono stravolgerti la vita. Ti aspetti sempre siano le grandi verità a cambiare la tua percezione delle cose, gli ingressi trionfali e le uscite di scena. Così siedi spesso sul tuo sgabello alto e solido e stai a guardarla, la tua vita. Se sei paziente puoi aspettare anche degli anni. Se sei vigliacco pure, pure qualche anno in più o un attimo di troppo. E' sorprendente del resto come a volte si stia talmente impettiti, naso insù, cercando maestosi e imponenti cambiamenti all'orizzonte, che non ci si accorge del non pretenzioso e magico accadere delle cose. Non sottovaluterei poi la possibilità che sia necessario portare un grosso peso sulle spalle ed esser costretti a tener lo sguardo basso, per notare il piccolo fluire degli eventi.
Così, stasera, è stato incredibilmente confortante sentir bussare alla mia porta e trovar qualcuno con una zuppa calda tra le mani e un budino al cioccolato, solo per me. Talmente confortante che non ho più nessuna voglia di risalire ancora sul mio sgabello alto e solido. E anzi...
ho avuto una mezza idea di piazzarlo sotto il mondo, il mio di mondo, sotto tutto quanto, lo sgabello.
giovedì, marzo 04, 2010
Un fiore per terra
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2 commenti:
"C'erano cose che uno qualunque avrebbe tranquillamente guardato,
magari ne sarebbe stato anche un po' colpito, magari si fermava anche un attimo,
ma poi era in fondo una cosa come le altre, ordinatamente in fila come le altre.
Ma per lui quelle stesse cose erano prodigi, esplodevano come incantesimi, diventavano visioni.
Poteva essere la partenza di una corsa di cavalli, ma poteva anche essere semplicemente
un improvviso colpo di vento, la risata sul volto di qualcuno, il bordo d'oro di un piatto, o un niente...
La vita faceva una mossa: e la meraviglia si impadroniva di lui."
Così, senza bisogno di sgabelli.
ogni tanto ci vuole !
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