lunedì, gennaio 11, 2010

Pini selvatici

L'ho vista stendersi sotto gli alberi, io ero lì. Ha passeggiato per qualche minuto, ha spostato un riccio di castagno, una pietra e un ramo umido, e si è stesa. Ha sciolto i capelli, ha tolto il cardigan e uno dei braccialetti d'argento si è impigliato nella lana, si è stesa.

E ho sentito la neve su di me. Gelida, pungente. Non è bianca, l'ho guardata da vicino questa volta. Ghiaccio si è fatto il mio corpo. Sono rimasta distesa, nonostante il freddo.
Dopo la neve, la pioggia, ha trascinato via la terra dalle mie ginocchia e si è accumulata nell'incavo tra il seno e il braccio. Non volevo muovermi.
Poi nulla. Né una goccia rimasta tra gli aghi, né un insetto, nulla. Solo una foglia, durante la notte, dondolando si è poggiata ed ho provato cos'è il brivido.
Non è stata l'unica, l'indomani, come un battesimo, hanno iniziato a cadere una ad una tutte le foglie. Ho provato cos'è il desiderio, guardando per ore, l'ultima foglia, appesa ancora al ramo. Alla fine è caduta anche lei. Ed io con lei sono sprofondata un po' più giù.
Ha piovuto di nuovo. Tutte le foglie si sono bagnate e una si è stesa sulla mia gamba, la sento, sembra uno straccio freddo.
Il vento ha incastrato tra i miei capelli pezzi di foglie, un ago di pino, incredibile, si dondola sulle mie ciglia e sento qualcosa che mi solletica le caviglie. Tra qualche giorno si apriranno i ricci e cadranno anche le castagne.
Ho una goccia d'acqua sulle labbra, non so se aprirle per assaggiarla o rimanere immobile finché si asciuga.
E neve, pioggia, vento, foglie e ancora neve, pioggia, vento e foglie, una piuma, neve, pioggia, vento...


Finché di lei non è rimasto nulla. Solo terra e odore di funghi.
Io, ancora oggi, non so se sia rimasta stesa, o nel buio, con la luna in pezzi fra i rami, si è alzata, ha preso il suo cardigan, il bracciale e il filo di lana, ed è svanita.

8 commenti:

Todomodo ha detto...

"o rimanere immobile finché si asciuga."

Dovrei dilungarmi, ma semmai dopo, intanto giusto per fissare questa opzione, che mi piace assai (comunque tutto il quadro meriterebbe un'elaborazione fotografica, sarebbe alquanto interessante)

ale ha detto...

In realtà credo di aver visto due o tre foto che rendono un po' l'immagine, le cerco e te le mostro.
:) mi fa piacere che ti piaccia... una volta tanto! :p

todomodo ha detto...

Vediam, vediam, prima di cantar vittoria devono piacermi anche le foto :P

(una volta tanto, uhm...)

ale ha detto...

Allora allora...
la corrispondenza non è esatta, io immaginavo qualcosa di meno duro, più dolce e poetico, ma vagamente ci siamo.
Una l'avevo conservata, ed è questa:
http://www.trasgressione.net/pages/Gruppo/Rancore/Immagini/Ennio/Bottiglia.jpg
L'altra non sono riuscita a risalire all'autore perché non ho il libro sotto mano, ma qui trovi la copertina:
http://www.editoriaespettacolo.it/CMS/immagini%5CIpercorpo.jpg
La terza non riesco proprio a trovarla, ma il principio era un po' simile... forse rendeva più l'idea del bosco.

todomodo ha detto...

Deh, vero, entrambe le foto sono vagamente dure e meno "paniche" dello scritto, devo dire. La prima onestamente non va, è quasi arcigna, la seconda è un pochetto morbosa (sembra quasi un cadavere), ma se la tizia ha gli occhi aperti forse già è più adatta.
Ti tocca sperimentar in prima persona, mi sa, per ottenere l'effetto giusto ;)

ale ha detto...

Tu non tieni mai conto della pigrizia che regna sovrana nella mia vita. Brutto affare. ;p

todomodo ha detto...

Comincio a sospettarlo, ahimé. Diventerà il mio chiodo fisso (storto, scegline uno, va: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/70/Chiodi.jpg/220px-Chiodi.jpg).
Come si appende?
:P

ale ha detto...

scelgo il più piccino!!!