domenica, gennaio 31, 2010

Legami.

Si tese per spostare il libro, ma lei, accompagnando la sua mano, gli chiese di lasciarlo così, appoggiato sulla sedia all'ultima pagina.
C'era freddo e la finestra era aperta sulla strada.
Rimasero immobili finché lui le sfilò quel laccio dai capelli, e lei, ferma, guardò il timore nei suoi occhi.
Un nastro di raso color kaki in cambio di uno sguardo eterno che strappi l'anima, era quello il patto.
Uno sguardo fermo e profondo, perché due anime non possono che legarsi con un laccio stropicciato e morbido.

E fu il vento, profetico, a sfogliare le pagine sino alla prima.

2 commenti:

naparpaiora... ha detto...

Un fiocco di neve può permettersi un po' di imprecisione.
Nell'atterraggio, non nella forma.

Laura ha detto...

L'importante che il laccio sia morbido...