Eppure ancora oggi non smette di crearmi una fastidiosa, pruriginosa irritazione il fatto che faccia scalpore la lettera inviata al Presidente della Repubblica da una ricecatrice italiana in Inghilterra per domandargli come mai quest'Italia stia diventando razzista, quando in molti qui da un mese circa ci stiamo chiedendo spaesati che diavolo stia succedendo e perchè e come in quattro e quattr'otto abbiano messo su la caccia alle streghe.
Benvenuto l'intervento della ricercatrice italiana all'estero...anzi! Italiani all'estero, scrivete...scrivete tutti! Scrivete tanto! ...aiutateci, invadeteci!...che qualcuno ci aiuti!
Ma resta penoso, fastidioso, urticante direi, che i giornali on-line sparino in prima pagina lo sconcerto e le domande al Presidente di un italiano all'estero e non si preoccupino di tutti gli altri italiani preoccupati, qui, sotto gli occhi ed il naso di tutti.
Il vero intimo profondo fastidio lo crea l'evidenza che per i giornali l'unico dato imbarazzante da registrare è che fuori da questa nazione si stia pensando "l'Italia è un paese razzista"...
non conta quanto indegna e contro i diritti civili sia questa politica del governo, non conta quanto terrificanti e razziste siano le conversazioni tra i ragazzi ai tavoli dei locali, non contano le aggressioni neofasciste a Roma, non conta cosa stiano diventando i cpt (Centri Permanenza TEMPORANEA), non conta quanto fossero già vergognose le poche notizie che arrivavano dalle ong e dalle associazioni umanitarie sullo stato di reale accoglienza di questi centri, non conta il silenzio in cui è già caduta la morte di Hassan Nejl per polmonite nel cpt di Torino, non contano i suoi compagni che spergiurano di aver urlato soccorso per tutta la notte, non contano nemmeno tutte quelle storie personali degli immigrati di cui non ci è dato sapere, non conta nemmeno lo sconcerto e il senso di paura che crea tutto questo...
...non conta nulla quello che in tanti stiamo dicendo da giorni, non conta nulla questo senso di attesa di qualcosa di veramente grosso e irrimediabile...
conta e preoccupa soltanto che dall'estero arrivino notizie di "un'Italia fascista".
Ma non preoccupatevi di tali maldicenze...
Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
...un buon 2 giugno a tutti voi.
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