C’è una poesia in me che s’avvolge alle mie sensazioni più intense e più sottili. È una magia, una malìa, incauta e potente che travolge i sensi, i miei anche.
C’è in me una musica di parole che suona eco misteriose come onde del mare tra le fronde degli alberi in fiore. È un incanto inquieto che invece di domare, mi doma. È di me la parte più segreta e misteriosa.
E mi sembra d’essere in pericolo quando lo dimentico, quando riempio il tempo di sentimenti poco densi, quando avverto senza afferrare, quando l'apparentemente convulso mi svuota e non riempie.
Mi terrorizza quando rimane lì nascosta in me così a lungo da sfiorire.
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