venerdì, aprile 11, 2014

Hanno le luci fredde dei neon e le righe scure delle porte in legno finte.
Hanno i tacchi alti, le caviglie stanche, le calze sfilate.
Hanno il rossetto sul tovagliolo di stoffa e sul bordo dei bicchieri.
Hanno il sale sulle dita, i denti che mordono il limone, le labbra che bruciano.
Hanno il ghiaccio sul fondo del bicchiere e mani strette tra le gambe.
Hanno il rimmel sbavato e i capelli spettinati.

Le mie più silenziose imperfezioni hanno dettagli impeccabili e volgari che non vedrà mai nessuno. Se non io, nella mia più ordinata fantasia.




4 commenti:

  1. Scorgere difetti è già fantastico. Che poi le mani tra le gambe è una tenerezza unica. Forse disordinata, ma da far vedere.

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  2. Fantasia
    Dal lat. phantasi°a(m), che è dal gr. phantasía 'apparizione, immaginazione', da phantázein 'far vedere'

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  3. Ed è, in parte, un peccato (come iniziare il periodo con "ed"). Peraltro, volgari, uhm.

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  4. franco battaglia essere disordinata dentro non è mai un bel vedere.

    giardigno65 che bello :D non lo sapevo!

    Sheldon ma no che non lo è :)

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